Cos’è Clubhouse, piccola guida per iniziare
Clubhouse è un’app per registrare, inviare e gestire file audio all’interno di room. Vale a dire stanze tematiche che permettono di organizzare un pubblico interessato. La base di partenza è semplice: ognuno può creare la propria stanza, seguire altre persone e partecipare ascoltando altri gruppi.
In questo modo si crea conoscenza condivisa, contenuti utili e connessioni virtuose. Ma c’era proprio bisogno di un altro social network? Sembra di sì, almeno in questa forma: ecco perché sta avendo grande successo e come puoi usare anche tu Clubhouse per ottenere buoni risultati in tema di branding.
Cos’è Clubhouse, definizione
Il punto di partenza: spiegare cos’è questo social network. Clubhouse è un’app che ti fa accedere a un piattaforma mobile – quindi niente versione desktop – che consente agli iscritti di creare stanze per comunicare con contenuti vocali. Sì, proprio come i classici vocali di WhatsApp e Telegram.
Solo che nel caso di Clubhouse tutto ruota intorno a questo medium: la voce. Non ci sono testi – se non quello della bio – e non puoi pubblicare immagini o video. Forse è proprio questo il punto di forza.
Da leggere: le regole essenziali per creare video su YouTube
Perché è diventato famoso?
La crescita è stata repentina. In pochi mesi tutto cambia: l’avventura inizia il febbraio 2020 grazie all’intuizione di un ex dipendente Google e a un imprenditore della Silicon Valley che ricevono discreti finanziamenti per la propria creatura. Vale a dire Clubhouse, pubblicata nell’aprile dello stesso anno.
A dicembre hanno già 600.000 utenti e a gennaio 2021 raggiungono la notorietà planetaria grazie a un insieme di elementi (probabilmente) studiati a tavolino: l’ingresso di diversi influencer e big del settore, come ad esempio Elon Musk che ha tenuto un’intervista sulla piattaforma, il processo di ingresso a inviti.
Ciliegina sulla torta: la disponibilità solo su iOS. Anche se la proprietà ha dichiarato di voler pubblicare presto un’app anche per Android, questa caratteristica porta avanti una certa aura di esclusività.
Come funziona Clubhouse
Il meccanismo è semplice: accedi al tuo account e decidi se ascoltare partecipando a una room o creare stanze di discussione. Nel primo caso sfogli quelle attualmente presenti e seguite dalle persone che hai tra i contatti: il processo è simile a quello di Twitter e Instagram, ci sono follower e following. In base al nome della room puoi facilmente capire e intuire il topic affrontato. I ruoli all’interno delle stanze sono 3:
- Ascoltatore.
- Speaker.
- Moderatore.
Come ascoltatore non hai possibilità di intervenire. Scelta saggia, altrimenti le room si trasformerebbero in mercati nell’arco di 5 minuti. Puoi alzare la mano e prenotare un intervento ma è il moderatore a proporti come speaker. Il quale ha facoltà di parola come e quando propone chi gestisce la room.
Tutti possono aprire una stanza di discussione ed essere moderatore della propria creazione, che puoi usare per fini di promozione o personal branding (ma non solo). Però nelle room altrui si seguono le regole della casa. Infatti il moderatore può anche cacciare definitivamente chi non rispetta le regole.
Come accedere a Clubhouse
Come anticipato, non c’è possibilità di entrare nel circolo senza aver rispettato un percorso a ostacoli ben preciso. In primo luogo devi avere un iPhone. Attualmente non è disponibile un’app per Android, quella per iOS la scarichi qui: apps.apple.com/drop-in-audio-chat. Poi devi essere invitato da una persona.
Che, a sua volta, ha ricevuto un invito ed è già attiva sulla piattaforma. A questo punto non ti resta che completare il profilo e iniziare ad ascoltare o condividere contenuti nelle room.
Privacy e rispetto delle regole
In realtà per accedere e usare al meglio Clubhouse devi rispettare una serie di regole che fanno parte della natura di questo social network. In primo luogo ci sono delle norme relative alla gestione e uso delle room, in primo luogo come ascoltatore: sei limitato, non puoi intervenire. Vuoi partecipare?
Pr entrare nella conversazione puoi alzare la mano toccando il pulsante in basso a destra. Il moderatore vede che desideri essere relatore. Non è detto che ciò accada, soprattutto nelle grandi room.
Inoltre i moderatori delle stanze virtuali possono disattivare temporaneamente uno speaker o spostarlo nuovamente tra il pubblico per togliere i privilegi. Se qualcuno disturba, i moderatori possono rimuovere definitivamente uno o più utenti. Insomma, ci sono i presupposti per creare un mondo di contenuti interessanti e ben gestiti. Se non altro grazie a una base di regole ben chiare:
- È necessario utilizzare nome personale e identità reale.
- Devi avere almeno 18 anni per utilizzare Clubhouse.
- Non puoi attuare abusi, bullismo o molestie
- Non puoi discriminare, minacciare o condividere informazioni private.
Clubhouse è una realtà particolarmente attenta a queste condizioni. Inoltre ha a cuore la privacy: tutte le conversazioni sono criptate e vengono cancellate nel momento in cui la room viene cancellata.
Da leggere: come migliorare il profilo LinkedIn
Secondo te funzionerà Clubhouse?
Difficile dirlo. Di sicuro riesce a includere una serie vantaggi difficili da ignorare: hai la possibilità di ascoltare i temi che ti interessano ma puoi anche essere protagonista con contenuti unici.
Cioè, non le solite ripubblicazioni di link e immagini. Anche i video si superano, oggi si impara e si comunica mentre fai altro. Proprio come accade con i podcast solo che in questo caso c’è interazione. C’è social media marketing. Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti per approfondire il tema.