“Amplifichiamoci”. Massimo Bartoccioli e Mimì De Maio ci raccontano cos’è il 3.0.
Cosa accade quando un docente di Strategie Creative di Comunicazione della Cattolica e un giurista cantautore esperto di rete e flash mob, si incontrano? Qualcosa di sicuramente creativo e innovativo.
E’ accaduto per il Professore Massimo Bartoccioli e Mimì De Maio che hanno scritto il libro “Amplifichiamoci. L’individualismo 3.0” (Unicopli Edizioni) in uscita in questi giorni.
Il libro si rivolge ai giovani “nativi digitali” ma anche ad aziende ed istituzioni.
Un testo visionario che racconta con estrema semplicità i meandri “oscuri” della rete per ricavarne valore sociale ed economico.
“Amplifichiamoci” significa utilizzare la Rete per migliorare la qualità della propria vita, cercare nuove esperienze, divenire cittadini del mondo e, allo stesso tempo, imprenditori di sé stessi.
Amplifichiamoci è tra i primi libri in Italia che affronta il concetto di 3.0.
Ma cos’è per gli autori? Non una tecnologia vera e propria ma un approccio da utilizzare. E’ la fusione di poli, non più solo due parti, utente e azienda, cittadino e politico come il 2.0, ma una reale co-creazione continua e sincera per una crescita comune. “Chi non è 3.0 è fuori dai giochi”. La rete come ambiente e non un “nuovo media”.
Un messaggio di speranza per tutte le generazioni e un monito per la politica.
Non più slogan o promesse ma fatti che si fanno messaggio. Il web aumenta l’interazione, lo scontro ma dallo scontro nasce anche l’innovazione e l’avanzamento.
Siamo veramente felici di promuovere questo libro nella cui sitografia compare il nostro blog 🙂
Navigare per credere.
web marketing Doc
3 Febbraio 2013 at 15:04Quando andavo all’università (sociologia) si cominciava a parlare di web 2.0. Condivisione e partecipazione si diceva. Da allora sono passati circa 10 anni, quasi 3 ere geologiche. L’incidenza dell’accelerazione tecnologica ci ha portati di fatto a convivere con gli altri utenti, fornendo sostanza ai non luoghi digitali. Per me il “3” del 3.0 del web è l’aggiunta di questo nuovo concetto: condivisione, partecipazione e “convivenza”. Piena.