Blogger outreach: la guida per trovare influencer
Quali sono i vantaggi di un progetto che decide di investire in un lavoro di blogger outreach? Semplice, con questa tecnica è possibile trovare le persone giuste per il proprio lavoro di influencer marketing.
Perché questo è l’obiettivo da raggiungere attraverso le procedure che rientrano in questa analisi preliminare delle digital PR. Vale a dire la relazioni pubbliche che si muovono attraverso i mezzi digitali.
Il vero problema di ogni attività che punta verso la promozione di un brand: improvvisare il lavoro di ricerca, selezione e contatto delle persone che dovranno entrare nel processo di promozione online.
L’influencer, dal punto di vista dell’advertising, è un mezzo per raggiungere un obiettivo ben preciso. Sto parlando della possibilità di usare il nome di una persona ben integrata in una community per spingere un prodotto o servizio. Ma prima di ottenere questo risultato bisogna cercare. In che modo?
Cos’è il blogger outreach: definizione
Con questo termine intendiamo le strategie e le tecniche necessarie per individuare e raggiungere le persone adeguate al processo di promozione online. In particolar modo parliamo della possibilità di selezionare proprietari di blog utili (ambassador) a un determinato piano di influencer marketing online.
Questo avviene per diversi motivi: se si contattano persone a caso, solo perché si occupano di un argomento, c’è il rischio di raggiungere un pubblico inadeguato ai tuoi obiettivi. O magari di ottenere dei risultati completamente opposti a quelli preventivati nella tua strategia di marketing generale.
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Perché lavorare su questo approccio?
Chi si dedica a quest’attività lo fa per dare maggior precisione ed efficienza alla selezione degli influencer con un blog. In particolar modo, l’obiettivo è quello di trovare e blogger, giornalisti e influencer.
Vale a dire persone che potrebbero essere interessati al prodotto o servizio. Per poi contattarli con una comunicazione specifica. Personalizzata. Quindi non si tratta solo di fare un’analisi dei blogger.
Questa è una delle attività ma c’è altro da attivare. Ad esempio bisogna anche di instaurare un rapporto reale, concreto. In modo da convincere una buona quantità di contatti a seguire ciò che suggerisci.
Uno dei benefit principale di una buona strategia di blogging outreach: ottenere recensioni, valutazioni del proprio lavoro, condivisioni, menzioni e link in ingresso. Vale a dire uno dei valori principali per fare un buon lavoro SEO off-page. Possiamo dire, quindi, che il concetto di blogger outreach può essere indispensabile.
Gli obiettivi del blogger outreach
Il blogger outreach è una chiave di volta imprescindibile se si vogliono ottenere risultati concreti e misurabili. Ma anche se lavori nel modo giusto. il primo passo è semplice ma decisivo: definire degli obiettivi. Perché dedicare spazio a questa tecnica? In questo modo puoi puntare verso benefici specifici:
- Interviste.
- Recensioni.
- Collaborazioni.
- Interazioni.
- Condivisioni.
Forse ti sembrerà qualcosa di simile alle tecniche di link building in cui si scansionano i siti web, si trovano le pagine che portano a link rotti verso alcune risorse e si inviano decine di email per chiedere di sostituire quel collegamento con un articolo di proprietà. O per ottenere un backlink su una menzione del brand.
In realtà non è così perché il blogger outreach ha un obiettivo superiore: creare condivisioni. Non a caso questa materia rientra nella categoria più ampia di attività che riguardano le già citate digital PR.
Come fare blogger outreach
Questo è il punto d’interesse: come lavorare in questa direzione per ottenere buoni risultati? La soluzione è semplice: in primo luogo devi individuare un cluster di siti che potrebbero essere utili al tuo lavoro.
Lo puoi fare con strumenti avanzati come Majestic, Semrush o SEOzoom che ti consentono di trovare i competitor del tuo progetto o di altri siti che potrebbero interessati. Puoi lavorare anche con un processo inverso: digitando la parola chiave del topic centrale e segnare tutti i blog che si posizionano bene.
Escludendo ovviamente portali come Wikipedia, Amazon, grandi quotidiani e concorrenti che non linkerebbero mai il tuo progetto. Per questo lavoro può essere utile anche Buzzsumo che estrapola blogger, giornalisti e influencer che ruotano intorno a un interesse. A questo punto devi creare un foglio di calcolo nel quale organizzare i vari nomi sulla prima colonna. Nella linea orizzontale definisci:
- Nome del sito.
- Argomento.
- Metriche SEO (DA/ZA).
- Pagine indicizzate.
- Social.
- Contatti.
In pratica organizzi i vari nomi in base a criteri che possono essere più o meno utili al tuo lavoro. Importante trovare anche un indirizzo email da usare per il contatto. Poi inizia un lavoro da follower:
- Segui queste persone sui social.
- Partecipa alle conversazioni.
- Rispondi ai commenti in modo utile.
- Intavola conversazioni virtuose.
Ad esempio su Twitter o nei commenti nel blog. Accorcia le distanze e poi manda la prima email con la tua richiesta di guest blogging, recensione, collaborazione o quant’altro. Regola fondamentale: massima chiarezza e personalizzazione. Massimo un reminder poi non insistere, non tutti sono disponibili.
Ovviamente deve esserci anche un processo di monitoraggio dei risultati. Segnando sul foglio di calcolo la pagina che ha veicolato il link verso il tuo sito, valutando anche quali sono le keyword per le quali si posiziona la risorsa che ti linka e il numero di visite che porta al tuo dominio.
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I vantaggi di questa soluzione
La prospettiva è quella di chi lavora a lungo termine. Il lavoro di blogger outreach, con selezione dei contatti e instaurazione di una relazione professionale personalizzata, è perfetto per ottenere link in ingresso di qualità. E per non bruciare il tuo brand con la triste etichetta di spammer.
Inviare decine di email al giorno per raggiungere il maggior numero possibile di blogger può sembrare un’idea più interessante e vantaggiosa se ragioni con l’idea che un link ottenuto è un link guadagnato.
Ma se ignori le occasioni mancate di una relazione umana, e il discredito che si lega al tuo brand quando infastidisci un blogger con l’ennesima email non desiderata dal tono falso e standardizzato, stai commettendo un errore importante. Le persone vogliono iniziare un lavoro di content marketing basato sulla personalizzazione e il blogger outreach permette di fare proprio questo.