Cosa postare su LinkedIn durante il Covid-19? I consigli direttamente dalla piattaforma
Ciao Marketer! Ben trovato!
Oggi parleremo di LinkedIn e, in particolare, dell’incremento di user che sta avendo “grazie” all’emergenza coronavirus.
Come ogni altro Social infatti, LinkedIn ha visto nelle ultime tre settimane la propria user base crescere a dismisura.
Con l’aumentare delle persone che rimangono nelle loro abitazioni, professionisti di tutto il mondo si sono connessi a LinkedIn per rimanere informati e aggiornati su come altre aziende (magari competitor) stanno affrontando la pandemia.
Come piattaforma, LinkedIn, gode di una reach organica che – come sostiene Gary Vaynerchuk – solo Facebook nel 2012 poteva vantare, anche senza sponsorizzare i nostri post, gli utenti possono infatti raggiungere migliaia di views creando il giusto contenuto.
Non è un caso, quindi, che questo Social sia estremamente popolato durante questo periodo.
LinkedIn sa bene di essere al centro dell’attenzione per molti imprenditori ed aziende, per questo, durante questi ultimi giorni, ha rilasciato dei consigli diretti ad aziende e brand su come sfruttare al massimo la piattaforma.
Mettetevi comodi dunque, vediamo i tips creati direttamente da LinkedIn su come migliorare la nostra comunicazione!
“Racconta le tue esperienze”
LinkedIn afferma che raccontare in prima persona le proprie storie e esperienze sia un fattore chiave per costruire presenza e nutrire il nostro pubblico.
Facendo un esempio: condividete un post sul vostro feed descrivendo nel dettaglio la vostra giornata lavorativa dal punto di vista aziendale.
Giornata di colloqui? condividete nel post sensazioni su come è stato per voi conoscere decine di candidati e sulla gioia che provate nell’offrire lavoro in un momento dove le aziende sono costrette a mettere in pausa la propria attività. Potreste trovare utenti (e candidati) che potrebbero sentirsi altamente coinvolti.
Non temete inoltre di cercare supporto o di fare domande dirette, ad esempio potreste chiedere “che strategie di team building avete utilizzato con successo nella vostra azienda”?
Il problema è che oggigiorno molte persone esitano nel condividere le proprie esperienze in quanto non vogliono essere percepiti come “deboli” o “incerti”. Essere i primi a mettersi in mostra (o chiedere aiuto) abbatte questo bias e sprona altriutenti ad empatizzare con la tua comunicazione, rispondendo e commentando.
Secondo LinkedIn, condividere i propri pensieri è un modo profittevole per costruire nuove connessioni e aumentare la propria presenza all’interno del network dei professionisti.
“Non aver paura di partecipare a conversazioni di valore”
Ogni comunicazione è fatta da botta a risposta, su LinkedIn la situazione non cambia e dovremmo tenere questo semplice concetto sempre in testa. Non basta postare e condividere la nostra esperienza con le nostre connessioni, bisogna partecipare costantemente alle conversazioni generate dai nostri post e da quelli degli altri utenti.
Come possiamo farlo in maniera efficace? LinkedIn risponde citando gli hashtag:
“Searching hashtags is a fast way to do this. If you recently discovered a video conferencing hack that helped your team have more efficient meetings, search #videoconference and comment on posts with your advice.
Found an effective way to keep your kids occupied while you take a work call? Share your story and tag co-workers or close connections who may need similar advice.”
Dalla re-introduzione degli hashtag all’interno di LinkedIn, il social ha lavorato per rendere questo mezzo sempre più importante come mezzo di scoperta per nuovi trend e topic.
Ad oggi, infatti, secondo SocialMediaToday, gli hashtag avrebbero raggiunto su LinkedIn un’importanza tale da superare quella di Twitter, proprio grazie alla loro capacità di connettere trend su temi professionali alle persone giuste.
Detto ciò, sottolineata l’importanza delle conversazioni, è facile pensare come anche solo un commento riesca a scaturire una reach organica importante e a mostrare il nostro nome sugli schermi di migliaia di persone.
Cosa state aspettando allora? Cercate via hashtag l’argomento del quale volete discutere e…buttatevi!
“Sii te stesso: proponi sempre il tuo punto di vista (anche non lavorativo)”
Per quanto sembri un punto rognoso, questa “raccomandazione” viene direttamente da LinkedIn, vediamola più nel dettaglio:
LinkedIn sottolinea che non tutto quello che condividiamo sulla piattaforma deve essere strettamente legato al mondo lavorativo.
No, ciò non vuol dire che dovremmo iniziare a postare video di gatti, o teenager in preda a balli come vediamo ogni giorno su Tik Tok.
Il punto chiave è capire che non tutto deve essere “work-related”, LinkedIn è un posto dove la positività e il confronto sono necessari e promossi, se un dialogo costruttivo viene discusso anche all’interno di temi che esulano dal lavoro, non può che far bene alla piattaforma, continua LinkedIn:
“Some of the most successful posts come from professionals who discuss lessons they’ve learned from their personal lives, show appreciation for their team, or share words of encouragement, like this positivity thread and post about ways to spread kindness.”
In questo contesto, anche se questi topic non fanno riferimento alla vita lavorativa, LinkedIn sottolinea come non tutto debba essere finalizzato a “aumentare le vendite” o “ottenere una promozione”
Sembra quasi che il messaggio di fondo sia: rilassatevi e sentitevi liberi e genuini di condividere qualsiasi tipo di contenuto. (es. un post che parla di crescita personale)
LinkedIn quindi, sembra sostenere il valore empatico del Social Network, non solo come piattaforma di professionisti, ma anche come mezzo per connettere ed empatizzare con altri esseri umani. Il messaggio sembra acquisire senso e concretezza se contestualizzato nel periodo che stiamo vivendo tutti.
“Resta aggiornato ma verifica che le news siano verificate”
In questo momento, dobbiamo ammetterlo, siamo sempre alla ricerca di nuove informazioni, che sia il consueto aggiornamento sulla crescita del virus o il nuovo decreto di Giuseppe Conte, siamo sempre incollati agli schermi dei nostri dispositivi attendendo l’ennesima ultim’ora.
Proprio per questo, LinkedIn ha recentemente aggiunto un elemento “Trending News” nelle bacheche, estremamente verticale sul COVID-19 che racchiude aggiornamenti direttamente provenienti dall’organizzazione mondiale della sanità e dal centro mondiale di prevenzione e controllo delle malattie.
In questo periodo, condividere notizie verificate è un altro modo per costruire conversazioni empatiche e costruttive, un modo, come sottolinea LinkedIn stesso, per “ingaggiare e informare la propria LinkedIn Community”
In aggiunta a questi consigli, il Social dei professionisti ha fornito inoltre tre specifici consigli alle aziende su come comunicare durante questo periodo.
prosegue LinkedIn:
“On LinkedIn the number of articles about coronavirus increased by 17X between February 1 and March 17. The biggest topics of discussion we’ve seen on LinkedIn are perspectives and advice on remote working, social distancing, crisis management, business continuity, online learning, collaboration and more. For example, “remote working” searches on LinkedIn Learning tripled in March.”
Per assidui frequentatori di LinkedIn come il sottoscritto, queste parole non suoneranno come una novità, da settimane ormai i thread su smart working e distanza sociale la fanno da padroni, questo chiarisce come ci sia una sensibilità crescente rispetto a questa situazione, ma non finisce qua: la piattaforma ha creato una top 3 di argomenti da utilizzare all’interno delle proprie comunicazioni.
- Gestione dei dipendenti nel cambiamento
- Mantenere la fiducia dei propri dipendenti durante questa crisi
- Adattarsi al cambiamento per garantire business continuity ai Clienti
LinkedIn aggiunge che le aziende dovrebbero promuovere la company culture all’interno dei propri post, mantenendo i propri dipendenti connessi con aggiornamenti che li facciano sentire sicuri e parte di un’organizzazione solida e in salute, nonostante tutto. (Ovviamente nei casi dove questo è possibile).
Questo non significa necessariamente che ogni business debba condividere ogni aspetto alla luce del sole, ogni processo e “pensiero” interno.
Facendo un esempio, la nota azienda produttrice 3M ha annunciato che sta aumentando la produzione di forniture mediche per rispondere alla richiesta sempre maggiore di attrezzature mediche che il virus ha scaturito.
Questo non solo mette il brand in una luce positiva, ma informa potenziali clienti e stakeholders della bontà dell’azienda e di come essa si stia muovendo in modo proattivo per affrontare la crisi.
Sicuramente ti sarà capitato di ricevere decine e decine di email da aziende nelle ultime settimane, aziende che hanno specificato in queste comunicazioni le azioni (o le promozioni) che stanno attuando per fronteggiare la pandemia.
Secondo LinkedIn è necessario comunicare alla propria lista email con empatia e ribadendo esclusivamente cosa l’azienda sta facendo in maniera concreta per aiutare la situazione.
Cosa comunicare dopo?
E quando tutto sarà concluso, cosa dovremo comunicare?
Secondo LinkedIn, i brand che ora stanno comunicando nella maniera più empatica possibile con i propri utenti sono quelli che ne otterranno un maggior beneficio un futuro.
Il consiglio finale della piattaforma è: non mettere la testa sotto la sabbia e non fare finta che non stia succedendo nulla, condividi con clienti e dipendenti come stai affrontando questa situazione e, se possibile, renditi utile e fornisci materiale che dia una mano all’intera cerchia aziendale.
Solo chi agirà in questo modo sarà ricordato con positività, quando tutto questo sarà finito.
E tu, cosa stai comunicando ai tuoi Clienti o dipendenti in questo periodo?
faccelo sapere nei commenti qui sotto
See ya