[Facebook] Marketing e cultura: La mucca di Schrödinger
Come è facile intuire, i migliori casi di social media marketing partono dal basso, con idee semplici spesso sostenute da una solida strategia e da persone creative. E’ proprio questo il caso della Mucca di Schrödinger, pagina nata su Facebook e subito salita all’onore delle cronache per l’ottima idea di regalare libri in cambio di conversazioni.
Il tema è scientifico, quindi di nicchia, quindi una perfetta trasposizione pratica della teoria della coda lunga.
La Mucca di Schrödinger è un progetto di Sironi Editore, a cui aderiscono Edizioni Ambiente e Zanichelli. Le selezioni del catalogo e le anteprime sono messe a disposizione a turno. Questo per stabilire un contatto con gli amanti di libri di divulgazione scientifica.
Il sistema è semplice: si diventa fan ed automaticamente si viene aggiornati ogniqualvolta entri in palio un nuovo libro (anteprime in bozza o già in libreria).
I libri in regalo vengono postati nelle Note della Mucca.
E cito dalla pagina:
Potendo regalare un numero limitato di copie, dobbiamo scegliere a chi spedirle. Così, nella stessa nota in cui lanceremo il libro, faremo qualche domanda per scegliere persone con gusti e opinioni diversi, in modo da preparare una discussione aperta e interessante. Perché l’idea è farvi tornare qui, a parlare di libri! Indicheremo un’email a cui inviare le risposte alle domande e un indirizzo per l’eventuale spedizione. Se sarai scelto, riceverai il libro direttamente a casa. Se invece non tocca subito a te… sarà per un’altra volta: vogliamo coinvolgere più persone possibile.
Si aggiunge poi un’area discussioni molto stimolante ed una serie di feedback che riguardano eventi a tema.
Sarà il potere culturale del settore scientifico, sarà la novità del dono in cambio di qualche domanda ma quest’idea è veramente carina.
A riguardo, ho fatto alcune domande a Martha Fabbri, una delle responsabili della strategia.
Ciao Martha. Come nasce l’idea, prima di tutto, di una pagina su Facebook?
Da due considerazioni. La prima è un dato dell’Osservatorio permanente sui contenuti digitali italiano: i lettori forti (quelli che acquistano oltre 11 libri in un anno) accedono più frequentemente alle nuove tecnologie. In particolare, quando abbiamo cominciato a pensare seriamente a questa idea, nell’ottobre 2008, gli italiani sembravano travasarsi in massa su Facebook, dunque gran parte dei nostri lettori doveva trovarsi lì, insieme a tutti gli altri utenti.
La seconda considerazione è che Facebook sembra fatto apposta per generare il “tam tam” – un meccanismo di passaparola dall’innesco alquanto misterioso, che tuttavia è il segreto del successo di un libro – perché veicola informazioni tra i pari, attraverso mini-comunità che tipicamente si aggregano per interessi e gusti in comune.
Quasi 600 fan per un’attività poco pubblicizzata rappresentano un bel successo. Lo avevate preventivato?
Quando un libro di divulgazione scientifica ha venduto 3000 copie, in Italia possiamo dirci contenti. Così, il traguardo dei 500 fan, tagliato dopo tre settimane dal lancio del 15 gennaio, da un lato era la massa critica per vedere un po’ di movimento, dall’altro comincia a essere un numero significativo rispetto al pubblico della divulgazione. Adesso naturalmente puntiamo a 1000!
Avete ampliato la strategia su altri social network? Pensate di farlo?
Il bello della Mucca di Schrödinger è che i tre editori promotori fanno libri diversi e hanno diverse comunità di riferimento. Zanichelli ha appena inaugurato un portale dedicato alle scienze , con un blog di fisica e uno di biologia; Edizioni Ambiente ha da tempo un portale cui fa capo una vasta comunità e un blog dedicato alla collana Verdenero; Sironi sta sperimentando con i booktrailers e può contare sui blog personali di diversi autori. E poi ha inventato la Mucca!
In realtà, per i fan della Mucca abbiamo in mente a breve termine qualcosa che li metta alla prova e li faccia divertire incrociando la pagina di Facebook con altri media, ma è una sorpresa e non dirò di più.
Avete avuto piena fiducia durante la stesura della strategia o ci sono stati scetticismi da parte delle case editrici?
Devo ammettere che l’idea centrale è stata capita al volo ed è piaciuta subito a tutti quelli che poi vi hanno preso parte. Ma l’abbiamo meditata a lungo, anzi, siamo tuttora in una fase sperimentale.
Come pensate di ampliare il bacino d’utenza?
Senza particolari strategie, dopo l’euforia del lancio, sono arrivati in media dodici fan al giorno. Del resto, quello che ci aspettiamo dalla Mucca è… una reazione a catena autosostenuta. Che quando la persona giusta scopre la Mucca, la segnali a tutti – e soli – quegli amici che ritiene interessati.
Su Facebook ci sono fin troppi gruppi, pagine e cause pieni di membri, fan e sostenitori, che tuttavia restano involucri vuoti: forse, quando gli utenti di Facebook saranno più maturi, questo comportamento andrà diminuendo.
Nel frattempo noi cercheremo di evitare iniziative promozionali che incrementino il numero di fan in modo indiscriminato, puntando a raggiungere altri lettori forti, interessati a leggere libri di scienza e discuterne con altri lettori, con gli autori e con chi sta dietro le quinte.
Ultima ma doverosa domanda: perché la mucca al posto del gatto?
Il primo passo per mettere i lettori a loro agio, abbiamo pensato, era sdrammatizzare questa immagine della scienza seriosa, inarrivabile. I nostri libri non sono così. Allora abbiamo osato una variazione sul paradosso quantistico, per stuzzicare la curiosità e l’immaginazione. Ha funzionato, ci pare: la Mucca resta in testa.
Noi di Socialmediamarketing.it apprezziamo e abbiamo voglia di promuovere novità come queste. Tutte le segnalazioni riguardanti àmbiti simili saranno quindi ben accette.
Alla prossima!
Alessandro Sportellia
23 Febbraio 2009 at 12:56Fantastica esperienza complimenti 🙂
A me “la mucca” ricorda la mucca viola di Seth Godin (c’hai preso spunto? 🙂 ).
Ciao 🙂
Alessandro Sportellia
23 Febbraio 2009 at 13:56Fantastica esperienza complimenti 🙂
A me “la mucca” ricorda la mucca viola di Seth Godin (c’hai preso spunto? 🙂 ).
Ciao 🙂
Davide Cioccio
23 Febbraio 2009 at 13:53da oggi inizio ad inveire contro wordpress per l’errata trascrizione del mio cognome.
A parte questo La mucca è veramente un’idea bellissima! finalmente la cultura entra e pervade il pubblico in modo attivo!
che sia di nicchia o meno poco importa: a me piace 😉
perchè non “il Micio di Schroedinger”? 😛
il logo è figo: sembro io
(e tanti altri che vanno in giro vestiti così)
😀
Davide Cioccio
23 Febbraio 2009 at 14:53da oggi inizio ad inveire contro wordpress per l’errata trascrizione del mio cognome.
A parte questo La mucca è veramente un’idea bellissima! finalmente la cultura entra e pervade il pubblico in modo attivo!
che sia di nicchia o meno poco importa: a me piace 😉
perchè non “il Micio di Schroedinger”? 😛
il logo è figo: sembro io
(e tanti altri che vanno in giro vestiti così)
😀