Open Graph ed Actions, ecco cosa cambia su Facebook
Il nuovo Facebook Open Graph era già stato annunciato qualche tempo fa durante l’F8, dove dopo la Timeline ha rappresentato la novità più attesa, soprattutto tra gli sviluppatori. Ora la trepidazione è finita perché da qualche ora è ufficialmente finito il paradigma del Like per cedere il passo a quello delle Actions. Una vera e propria rivoluzione se pensiamo alle infinite finestre creative a cui assisteremo nei prossimi mesi.
Come funziona Open Graph?
Il nuovo Facebook Open Graph consente agli sviluppatori di applicazioni di terze parti di esplorare a fondo il social graph di Facebook in modo da consentire la condivisione sulla timeline di un gran numero di nuovi verbi: non più soltanto mi piace o ha pubblicato, ma anche ha cucinato, ha corso, ha letto, ha visto, ha comprato, ecc. Perché ogni volta che un utente leggerà un articolo su un giornale online, ascolterà una canzone, o avrà visto un film, questa attività verrà pubblicata sulla sua Timeline e condivisa con gli amici.
Tutti i siti esterni a Facebook possono interagire con il social network semplicemente integrando Open Graph tramite un’applicazione – il cui unico limite alle attività che si possono creare è dato solo dalla fantasia dello sviluppatore – il tutto in maniera praticamente automatica. Non è escluso che a breve saremo inondati da contenuti che gli utenti pubblicano sulla Timeline di Facebook, senza che questi nemmeno accedano al loro profilo, rendendo così la propria Timeline una vera e propria registrazione puntuale di tutto ciò che accade nelle proprie attività online.
Cosa significa l’Open Graph per Facebook?
Con il rilascio di Open Graph, Facebook dà una bella accelerata al desiderio di diventare l’hub centrale di tutte le attività online delle persone. Desiderio che si è delineato in maniera più netta negli ultimi due anni. Il ritorno in termini di monetizzazione di questo processo è spaventoso se pensiamo alla quantità di dati e preferenze che – più o meno spontaneamente – “doneremo” a Facebook. Le applicazioni sempre più personalizzate consentiranno di profilare sempre meglio gli utenti e sappiamo bene come dagli albori del web marketing, maggiore è la precisione della profilazione e più valore ha quel contatto.
E la privacy?
Lo stesso concetto di privacy – o meglio la sua percezione da parte degli utenti – negli ultimi tempi si è molto modificato. Sicuramente con il rilascio di Open Graph il confine tra ciò che va protetto e ciò che va condiviso diventa molto più labile. Ad ogni modo ciascuna applicazione Open Graph installata potrà essere impostata a diversi livelli di privacy, così come sarà possibile stabilire e modificare chi potrà vedere e chi no le proprie attività. Inoltre ci sarà la possibilità di eliminare i singoli post pubblicati in automatico o revocare i permessi di pubblicazione. Ancora di più che in passato la nostra storia online viene affidata nelle mani di un unico custode. Coinvolgimento e condivisione in cambio di quello che facciamo. Ne varrà la pena?