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Facebook: più trasparenza per Pagine e Annunci dopo Cambridge Analytica

I recenti scossoni dovuti al caso Cambridge Analytica e tutto quello che è successo anche in precedenza con le elezioni americane (sempre collegate al caso di cui sopra) hanno dato a Facebook una vera mazzata.

Una mazzata in termini di affidabilità per gli utenti (“come cancellarsi da Facebook” è stata una delle ricerche più effettuate nell’ultimo periodo), ed una mazzata in termini di azioni, il grafico allegato parla chiaro.

Crollo della azioni Facebook dopo il caso cambridge analytica

Negli anni Facebook ha subìto numerosi casi di calo di fiducia dovuti al trattamento della privacy ma, bene o male è sempre risorto. Questa volta però il dato riguarda anche entità esterne, cioè le famose terze parti, ovvero quelle applicazioni che grazie alle famose API riescono a succhiare dati da Facebook proponendo agli utenti giochini di vario genere. Il caso si è quindi allargato oltre Facebook.

In seguito al caso Cambridge Analytica (ma già precedentemente) il social di Zuckerberg ha cominciato a prendere una serie di provvedimenti che riguardano trasparenza e privacy, in relazione alle pagine (chi le amministra, cosa pubblicano, etc. e agli annunci pubblicitari).

Già da ottobre infatti è stato annunciato un “protocollo” di pubblicazione degli annunci elettorali in cui solo chi era autorizzato poteva pubblicarli (un protocollo che riguarda evidentemente big spender). Oggi questo protocollo è più esteso e riguarda chiunque si trovi a pubblicare quelli che vengono chiamati “issue ads”, cioè annunci che possono avere criticità, come appunto gli annunci politici.

Le agenzie social che vorranno pubblicare annunci di questo tipo dovranno essere autorizzate da Facebook, confermando identità e posizione geografica (quindi niente più annunci russi che favoriscono Trump? :P) e sarà proibita loro la pubblicazione se non confermano questi dati.

Fatta la legge, trovato l’inganno direbbe qualcuno, basterà infatti appoggiarsi ad entità locali per fare quello che si faceva prima in proprio.

Questi annunci avranno inoltre un’etichetta (che di solito è annuncio sponsorizzato) “Political Ads” e sarà anche possibile sapere da chi sono stati pagati. Per ora questa novità riguarda gli Stati Uniti e sarà attiva da tarda primavera.

Facebook utilizzerà anche l’intelligenza artificiale e una nuova costola fatta di persone per scovare quelle agenzie che lavorano senza autorizzazione. Saranno incoraggiati anche gli utenti a segnalare annunci che potrebbero essere a scopo politico ma non riportano l’etichetta “Annuncio Politico”

Un archivio di annunci consultabile dagli utenti

Già da qualche tempo in Canada è possibile sapere che tipo di annunci una pagina sta portando avanti, anche se non sono visualizzati nel news feed. Si tratta di una feature applicata a tutti coloro che fanno pubblicità su Facebook, non solo di tipo politico.

Da giugno è pianificata la realizzazione di un archivio di annunci politici consultabile dagli utenti, nel quale sarà possibile sapere quanto è stato speso e l’audience scelta come target.

Più trasparenza per le pagine

A partire da adesso, tutte le persone che amministrano pagine con molti fan dovranno avere account verificati. Tutti quelli che amministrano pagine con molti fan che non seguiranno questa indicazione non potranno più pubblicare. Questa soluzione viene adottata per evitare che ci siano account Fake ad amministrare pagine. Sarà inoltre possibile sapere quali cambiamenti ha avuto una pagina durante il tempo (ad esempio il nome).

Tutto questo lavoro di Facebook sarà utile?

Come ho detto sopra: fatta la legge trovato l’inganno. Sono ovviamente attività precauzionali che però non pongono un limite serio ad attività malevole. Un’entità terza con un grande potenzialità di spesa ci mette poco a trovare una pezza d’appoggio o un prestanome. Ed il gioco è fatto.

Era questo un passaggio obbligato per Facebook e speriamo che la strada verso la trasparenza e la gestione della privacy degli utenti sia sempre più illuminata.

 

Nel 2009 crea Socialmediamarketing.it. Web marketing manager, con passione per SEO, Social e Google Ads. Formatore aziendale. Laureato in comunicazione nel 2006 con tesi sullo User generated advertising.

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