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Il viral, insegnato ai giovani dai vecchi

E ce lo insegna la cronaca, proprio questa mattina.

Il viral non è un commercial con appiccicato VIRAL sul titolo del video di Youtube. Per esempio questa campagna del 2009, si proclamava Viral ma, forse è una questione di gusti, l’ho trovata alquantomai noiosa.

Il virale è riassumibile in un colpo di genio, che unisce colpo d’occhio, fantasia, intuizione e velocità d’esecuzione (cit. Perozzi). E’ il gatto buffo, l’XXX della Diesel, il bimbo che si fa male o Isahia Mustafa che risponde ai tweet con un video.

In una parola, è qualcosa di forte che non tutti hanno il fegato di fare.

Oggi, giovedì 25 novembre 2010, questo concetto è spiegato involontariamente da uno dei brand più improbabili possibili. Non è Diesel, non è Nike, è Amaro Giuliani. Dajeeeeeeeeeee!

PS. Lo so lo so, la pagina non è ufficiale ed è stata fatta in occasione dell’aggressione a Fede. Dovremmo dire l’importanza di controllare i propri media nei limiti del possibile perché l’utente, un brand, se lo gira come un calzino se vuole e bla bla bla. Ma non prendiamoci sempre troppo sul serio per favore! 🙂


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