6 metriche fondamentali di Google Ads
Impossibile impostare una campagna pubblicitaria di successo sul web senza le metriche di Google Ads, i parametri che ti consentono di valutare il lavoro di advertising. Funziona? Sta avendo successo la sponsorizzazione oppure ha bisogno di un passaggio per regolare la creatività, il target o il budget?
Tutto questo deve essere gestito a monte, con la riflessione che contraddistingue i passaggi più importanti per un imprenditore che decide di investire sul web. Parliamo di analisi e ottimizzazione.
Il tutto basato sull’osservazione dei key performance indicator che permettono di valutare il ROI, il ritorno degli investimenti necessario per giustificare le campagne Google Ads. Ma quali sono i parametri da osservare? Esistono delle metriche di Google Ads sempre valide? Ecco le più importanti da valutare.
Numero di click ricevuti
Il primo parametro da valutare dal punto di vista tecnico, rispetto all’andamento delle campagne Google Ads, è quello dei click. Vale a dire le visite ricevute sulla pagina grazie all’annuncio pubblicato.
Di sicuro questa è una metrica scarna, primitiva, incapace di dare indicazioni strategiche ma che lascia comunque una prima indicazione sull’andamento della campagna. Soprattutto quando si registrano picchi o depressioni di accessi che possono essere sinonimo di novità (positive o negative) da valutare.
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CTR, Click-Through Rate
Basta una piccola variazione del contesto per trasformare una metrica grezza come il numero di click ricevuti in un passaggio indispensabile per valutare tecnicamente il processo messo in campo.
Il Click-Through Rate misura la quantità di visite ricevute in relazione alle impressioni. Ovvero quante volte un’inserzione è apparsa. Ricavare questo parametro è facile, la formula è questa (support.google.com):
Il CTR è il numero di clic ricevuti dall’annuncio diviso per il numero di volte in cui viene visualizzato: click ÷ impressioni = CTR. Ad esempio, se hai 5 click e 100 impressioni il CTR è pari al 5%.
Questo valore è utile perché ti consente di verificare la bontà di un’inserzione anche dal punto di vista del copywriting e del target: apparire tante volte e ricevere pochi link è sinonimo di un problema da risolvere.
Chiaramente rispetto alle metriche Google Ads, il Click-Through Rate è un’ottima valutazione ma non è detto che sia sufficiente. Anzi, per avere un quadro chiaro ed esaustivo bisogna andare sempre oltre.
QS, Punteggio di Qualità
Il quality score, vale a dire punteggio di qualità in inglese o QS, è una metrica decisiva del circuito Google Ads. Questo perché indica la qualità dell’annuncio rispetto alla parola chiave. Questo punto strategico si basa sulla necessità di Google che preme per dare all’utente la risposta giusta grazie al suo advertising.
L’inserzionista che offre la migliore esperienza viene premiato con un quality score alto. Che si traduce in due KPI molto importanti per una campagna di successo: la soddisfazione dell’utente nel trovare un contenuto utile alle proprie esigenze e minor costo in termini di CPC. A proposito, di cosa siamo parlando?
Quota delle impressioni
Anche noto come impression share, questo parametro tecnico consente di ottenere un’informazione utile per ottimizzare la tua campagna pubblicitaria. Indica un aspetto decisivo del tuo lavoro di sponsorizzazione su Google: la copertura del tuo annuncio sulle ricerche effettuate dal pubblico.
Ad esempio, l’impression share è del 90% se su 100 ricerche effettuate il tuo ADV appare 90 volte. Quel 10% mancante può essere legato a un problema di budget, quindi devi investire di più. Ma può essere collegato anche a un aspetto tecnico come il già citato quality score. Quindi deve intervenire l’esperto in Google Ads per ottimizzare la campagna e cercare di ottenere la migliore copertura possibile.
CPC, costo per conversione
Il costo per conversione, abbreviato con CPC, è una metrica di Google Ads molto utile per capire come si muove il lavoro svolto in termini di ottimizzazione delle campagne. Il tuo obiettivo è chiaro: guadagnare di più con le conversioni spendendo meno con l’advertising. Chiaramente non puoi ottenere miracoli.
Ma grazie al contributo di un professionista esperto in campagne ADV puoi migliorare il rapporto tra investimenti e risultati creando delle inserzioni targettizzate a dovere, curate dal punto di vista del copywriting. Come si calcola questo valore? Costo totale delle conversioni ottenute con il PPC per il numero totale di conversioni.
Tasso di conversione
Si tratta del numero medio di conversioni ottenuto da un annuncio, rappresenta una delle metriche di Google Ads più importanti per definire la convenienza di un annuncio pubblicitario. Il motivo è semplice: con questo valore hai la capacità di generare conversioni. Che possono essere vendite, richieste di informazioni, invio richiesta preventivo o altro ancora. Come si ottiene questo parametro?
La formula che permette di ottenere il parametro (che può essere legato a obiettivi micro e macro): devi dividere il numero delle conversioni per le interazioni che il pubblico ha effettuato con l’annuncio.
Per approfondire: come creare una strategia di funnel marketing
Hai bisogno di aiuto?
Non è facile contestualizzare le metriche di Google Ads nel tuo lavoro quotidiano. Le campagne pubblicitarie su serp e display su altri siti web dell’ex circuito AdWords hanno una caratteristica: funzionano se le sai impostare. Se fai un buon lavoro di keyword, di copywriting e di monitoraggio dei KPI. Per ottenere questo risultato non basta esserci e non è sufficiente investire: bisogna farlo nel modo giusto.