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Quale è il miglior modello di attribuzione per Google Ads?

Quale è il miglior modello di attribuzione per Google Ads?

Gestire le sponsorizzate sui motori di ricerca è, da sempre, un punto cruciale per ogni campagna di search engine marketing. Ma oltre a scegliere il copy migliore e a ottimizzare le landing page – e ovviamente a definire target per le pubblicità – devi individuare i modelli di attribuzione per Google Ads.

Così puoi monitorare al meglio le conversioni e avviare quel processo di verifica continua e costante che ti porta verso un obiettivo concreto. ovvero l’ottimizzazione della campagna Google Ads con relativo aumento del fatturato e riduzione delle spese relative ai click effettuati sulle sponsorizzate.

Cosa sono i modelli di attribuzione di Google Ads?

Prima di definire qual è il migliore cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. I modelli di attribuzione su Google Ads sono dei criteri per assegnare il valore della conversione a ciascun annuncio pubblicitario visualizzato dall’utente prima di compiere un’azione sul sito web. Questo principio è particolarmente utile

Perché difficilmente possiamo pensare che un unico annuncio porta alla conversione: diverse campagne possono contribuire al risultato finale e definire i modelli di attribuzione di Google Ads ci aiuta ad avere una visione chiara del lavoro svolto da ogni annuncio. Ma quali sono le alternative? E perché valutarle?

Perché ottimizzare i modelli di attribuzione Google?

Grazie a questi elementi delle sponsorizzate è possibile andare oltre la definizione di efficienza della sponsorizzata basandosi solo sull’ultimo click, ovvero quello che è il modello di attribuzione standard.

L’approccio attivo nel definire la soluzione migliore ti consente di intercettare il potenziale cliente anche all’inizio del funnel, senza dover arrivare per forza nel momento in cui ha già deciso cosa vuole e lo sta cercando su Google. Perché qui è dove si concentra la concorrenza. Inoltre, puoi analizzare i tuoi annunci in modo da ottimizzarli e renderli sempre più efficienti. Questo significa meno spese e più profitti.

Quali sono i modelli di attribuzione Google Ads?

Come anticipato, uno dei punti più utilizzati è quello dell’ultimo click in cui tutto il valore della conversione è concentrato sull’annuncio pubblicitario che ha portato all’acquisto o alla richiesta. Il modello del primo click è l’esatto opposto: assegna tutto il merito della conversione al primo annuncio pubblicitario cliccato.

Varie tipologie di modelli – Fonte immagine

Una soluzione intermedia? C’è il modello lineare che dà stessa valenza a tutte le ADV. Queste sono delle basi di partenza relativamente standard, molto interessate la soluzione del decadimento temporale dove si definisce un merito superiore alle interazioni con gli Ads avvenute a ridosso della conversione.

Quindi, ci dirigiamo verso un valore superiore all’ultima interazione ma non è l’unica a essere considerata. Possiamo dire, quindi, che ci avviciniamo a posizioni con una dinamicità strategica superiore.

Con le ultime due opzioni raffiniamo la scelta: il modello di attribuzione in base ai dati prende come riferimento le informazioni delle precedenti campagne per regolarsi mentre quello della posizione prende una decisione salomonica: 40% sia alla prima che all’ultima con un 20% definito in modo omogeneo.

Qual è il migliore tra questi? Quale scegliere?

Non esiste una soluzione definitiva e valida per ogni esigenza, tutto è relativo. Quindi è impossibile parlare di un modello di attribuzione migliore sempre e comunque. Ma lo stesso Google ci suggerisce che ragionare intorno ai dati incamerati con le vecchie campagne è la soluzione di base in molte circostanze:

“Utilizza i dati del tuo account per calcolare il contributo effettivo di ogni interazione lungo il percorso di conversione. L’attribuzione basata sui dati è il modello di attribuzione predefinito per la maggior parte delle azioni di conversione”

Bisogna valutare il tipo di prodotto o servizio, e devi conoscere la customer journey del tuo pubblico. Ipotesi di partenza: un bene semplice e poco articolato nella sua essenza può essere supportato da una campagna con un modello di basato sull’ultimo click. Quindi lo cerco, lo vedo, lo compro.

Non è semplice, tutto deve essere analizzato a fondo per essere sicuri di aver fatto la scelta giusta. A volte è meglio avere una variazione temporale, altri casi trovano beneficio da un modelli di attribuzione per le sponsorizzate. Quale scegliamo? Puoi chiedere una consulenza o un’analisi del tuo account google ads ai nostri consulenti a Roma.

Ciao, sono un webwriter e un blogger freelance. Mi occupo di Social Media Marketing e di scrittura online, pubblico ogni giorno opinioni e consigli per aziende che vogliono migliorare la propria attività online.

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