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Formazione gratuita Google, LinkedIn Polls e nuovi strumenti per aiutare le PMI

Formazione gratuita da Google, LinkedIn Pools e nuovi strumenti per aiutare le PMI

Ciao Social Media Marketer! 

I Big del web non stanno mai fermi ed il periodo trascorso ha scosso sicuramente anche loro. Ecco perché alcuni di loro si sono dedicati in modo molto concreto all’assistenza della piccola e media impresa (asset importantissimo per le loro casse) ed altri hanno fornito nuovi strumenti per migliorare le interazioni.

Oggi vedremo le più succose novità della settimana,

Google e i programmi di formazione

la grande G ha recentemente deciso di espandere il suo programma “Grow with Google”, andando a trattare tematiche specifiche nate con l’avvento del covid-19.

I nuovi contenuti formativi sembrano essere delle sessioni di training su Digital Marketing, Hiring, eCommerce, Siti internet in generale e smart working.

Sembra proprio che anche Google, come altri player, voglia fare la sua parte per aiutare le imprese che vogliono approfittare di questa situazione per fare il “balzo” verso il Digital. 

Ad oggi, l’azienda americana ha stretto partnership con oltre 7.000 organizzazioni per promuovere la digitalizzazione nelle aziende.

grow with

Aggiunge Google:

“We’ll offer digital skills training, interviews with career experts and programming from partners including Merit America and the National Congress of American Indians. 

Topics will include “How to manage your business remotely in times of uncertainty” and “How to improve your resume with four practical strategies.” 

Non solo, a quanto pare Google offrirà assistenza dedicata attraverso un tecnico specializzato che potrà essere richiesto per chiarire eventuali e domande sui corsi.

Un’opportunità da non perdere!

Se pensiamo a interfacce di google, come ad esempio Google Ads, sappiamo bene quanto non siano immediatamente user friendly per un utente non digitalmente navigato. 

Un’ Assistenza specializzata direttamente da Google, quindi, potrebbe ridurre il gap digitale e avvicinare ancora più persone alle sponsorizzazioni online e, più in generale, all’intero tema del marketing digitale.Qua trovate la pagina del corso, accessibile semplicemente grazie ad un account Google. Buona formazione!

Linkedin Polls

Feedback Onesti e Maggior Engagement.

Dopo aver assistito a diverse anteprime della funzione, da pochi giorni è finalmente disponibile la nuova feature “Polls”, un’altro modo per ogni utente di ottenere feedback immediati e più engagement attraverso i propri contenuti.

Guarda un’anteprima della funzione nel video qua sotto:

Come potete vedere, la nuova funzione non sembra differire troppo da casistiche simili osservate su altre piattaforme. Per creare un poll basta cliccare sulla funzione “Create a Poll”, all’interno dell’editor del post, scrivere la nostra domanda e inserire le risposte che gli utenti potranno selezionare. 

Per ultimo, seleziona la durata del sondaggio (da 24 ore fino a 2 settimane), et voilà! Sondaggio pronto per essere pubblicato.

Chi può vedere i tuoi sondaggi?

I LinkedIn polls possono essere condivisi con le tue connessioni come qualsiasi altro post, possono anche inseriti in gruppi LinkedIn o addirittura possono essere mandati privatamente ad un singolo contatto.

La stessa LinkedIn afferma che la funzione polls può essere uno strumento eccellente per ottenere feedback qualitativi da una nicchia specifica presente all’interno di un gruppo.

Aggiunge in merito LinkedIn:

“By targeting specific Groups with your poll, you can get even more relevant insights – for example, if you are in a Group for marketers, you could ask about the group member’s favorite tool for email marketing management.”

Una cosa interessante che forse non molti di voi ricorderanno, è che nell’ormai lontano 2014 i sondaggi erano già presenti sulla piattaforma ma furono rimossi poco dopo.

La ragione ci è sconosciuta, che fosse troppo presto per questa funzione?

Andiamo alla parte più interessante: l’analisi dei risultati.

Puoi misurare i dati del tuo sondaggio in tempo reale, avere una lista specifica di tutti i votanti e le relative risposte associate. Questo risulta davvero avvincente se pensiamo a un’azione di segmentazione. Facciamo un esempio:

ipotizziamo di chiedere ad un gruppo LinkedIn che tratta di una nicchia specifica, quale tipo di prodotto o servizio apprezzerebbero di più. 

In pochi giorni avremmo dati qualitativi che potrebbero aiutarci a strutturare un servizio già validato dalla nostra audience. Semplice, veloce ed efficace.

Naturalmente questo è un semplice esempio, le potenzialità sono diverse e tutte molto interessanti.

Al termine del sondaggio, potremmo vedere in chiaro tutti i dati associati e avere così la risposta alla domanda che volevamo validare. 

Data la natura professionale di LinkedIn, ci sentiamo piuttosto sicuri nell’affermare che l’efficacia di questi sondaggi potrà fornire dati qualitativamente attendibili, in un contesto altamente professionale dove la qualità dei votanti può fare la differenza.

Vuoi approfondire il funzionamento dei sondaggi? leggi le FAQ ufficiali di LinkedIn qui.

“In support of” by Facebook Creator

Facebook e il supporto alle PMI: l’aiuto anche dai Creators

Facebook ha da poco annunciato il nuovo tag “in support of” per tutti i creators presenti nella piattaforma.

In poche parole, i creatori di contenuti potranno condividere con i propri followers piccole e medie imprese, in un post che graficamente ricorda il tag “paid partnership”.

facebook in support

Ecco le parole di Facebook su l’iniziativa:

“​The “in support of” tag new tag designed for creators to show their support for small business partners in which no exchange of value has occurred. Creators must select “Tag Unpaid Promotion” in the Post Composer in order to use the tag. 

Businesses will receive a notification when they are tagged and will receive the same information they would ordinarily receive for a branded content post. Not all small businesses will be eligible to be tagged.”

Un dubbio, però, si fa strada: quanti saranno i creators che volontariamente utilizzeranno questa funzione per dare visibilità a piccole aziende? Fermo restando che l’iniziativa è no-profit e puramente “benefica”, regalare visibilità a terzi è un’azione che difficilmente è prodotta casualmente.

Ci chiediamo quale potrà essere lo scenario in cui un influencer si troverà a condividere spontaneamente un’altra azienda. Staremo a vedere. 

Business Nearby

Non finisce qui, un’altra funzione in arrivo è chiamata “Businesses Nearby” e, in maniera simile all’ormai compianta feature “people nearby”, aiuterà gli utenti a visualizzare in modo più chiaro ed efficace attività locali geograficamente vicine ad essi.

business nearby facebook

Questa funzione potrà aprire nuove frontiere per l’adv locale

Le domande sono molte, le più importanti a nostro avviso sono:

  • Come potranno le aziende sfruttare questa feature? 
  • Come potranno spiccare rispetto alla concorrenza? 
  • Come verrà regolamentata la priorità di visualizzazione, sarà dipesa solamente da un puro fattore geografico?
  • Che ruolo avrà la pubblicità in tutto questo?

Vi daremo la risposta presto, appena se ne saprà di più!

E tu cosa ne pensi di queste nuove funzioni? quale trovi più interessante?

faccelo sapere qui sotto nei commenti,

see ya!

Growth Marketer, Musicista, Nerd appassionato di Tech, Psicologia e Bassotti. 17 anni fa ho scoperto Internet e sto cercando ancora di riprendermi.

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