Come targetizzare al meglio gli utenti con Google ADS
Ottimizzare il target su Google Ads è un dovere per ogni esperto SEM che si occupa anche di advertising sui motori di ricerca. Il motivo è semplice: grazie a questo strumento ti puoi posizionare nella parte alta della serp pagando per ogni click ricevuto. Questo significa scalare la pagina dei risultati per avere maggiore visibilità e traffico da veicolare sulle landing page. Però questo processo è molto delicato.
Perché si basa sulla capacità dell’esperto di ADV che deve ottimizzare il target su Google Ads. In questo modo può mostrare le sponsorizzate alle identità giuste e abbattere il costo della pubblicità: solo le persone interessate cliccano. Tutto questo sempre se il copy sia realmente in grado di fare la differenza.
Usa i segmenti personalizzati
Google ha lanciato segmenti personalizzati per offrirti proprio quello che desideri: un controllo dettagliato sul targeting per raggiungere il pubblico giusto sulla rete display e altrove. Il settore di audience personalizzato può essere impostato creando una campagna in Google Ads. Ecco il percorso da seguire:
- Targeting.
- Segmenti di pubblico.
- Segmenti di pubblico personalizzati.
- Nuovo pubblico personalizzato.
In questa sezione puoi ottimizzare il target su Google Ads e creare il tuo pubblico specifico per la tua campagna pubblicitaria utilizzando gli interessi che inserisci come semplici keyword. C’è un’alternativa?
Certo, puoi utilizzare un URL di riferimento per prendere spunto. Ovviamente tutto questo può essere fatto per le normali campagne banner e in serp ma anche per l’advertising su Gmail o quello video.
Non ti basare solo sui numeri
Aspetto fondamentale: per ottimizzare il target delle tue campagne ADV su Google non devi valutare sempre e solo i risultati del software per trovare le parole chiave. Costo per click e volume di ricerca sono due elementi fondamentali per ottenere buone informazioni ma non bastano, devi studiare la serp per capire cosa vogliono gli utenti che vuoi far cliccare sul tuo risultato e come cambiano le esigenze.
Ad esempio, hai valutato anche la tendenza di una query nel tempo? Il numero di ricerche è costante o cambia nei mesi? In che modo? Usare bene Google Trends e la ricerca su Google, oltre il Keyword Planner, aiuta sensibilmente. In primo luogo a capire realmente come si muovono le persone.
Ovviamente questo non deve essere inteso come un inno all’improvvisazione, l’approccio data driven è sempre necessario. però bisogna anche contestualizzare.
Mai dimenticare il remarketing
I vantaggi dell’utilizzo del remarketing insieme alle campagne di ricerca possono essere enormi. Queste soluzioni ti consentono di personalizzare le tue campagne di annunci Google Ads adeguandosi a comportamento degli utenti e di personalizzare le tue attività quando le persone che vuoi raggiungere digitano delle ricerche. Questa condizione ti permette di indirizzare agli utenti verso il contenuto migliore.
Il remarketing o retargeting su Google Ads è fondamentale soprattutto quando gli utenti visitano il tuo sito web e non portano a termine l’operazione che desideri: un buon lavoro di remarketing su Google Ads ti consente di recuperare carrelli abbandonati, form non compilati e lead che potrebbero tranquillamente dirigersi nelle mani dei competitor. In tutto ciò puoi fare anche un egregio lavoro di cross e upselling.
Ovvero puoi consentire al tuo brand, o a quello del cliente, di vendere prodotti correlati o di classe superiore. Obiettivo finale: fatturare di più e bene.
Valuta gli obiettivi di marketing
Per targettizzare Google Ads devi prendere come riferimento cosa vuoi ottenere dalla tua campagna. Lo mostra anche la guida ufficiale, puoi puntare alla classica sponsorizzata sulla rete di ricerca o display. Quindi come snippet nella serp insieme ai risultati organici e nei banner degli altri siti web.
Poi ci sono le reti di advertising per la casella di posta Gmail e per la parte shopping. Ovvero quella che mostra le sponsorizzate nel momento in cui vai nella sezione acquisti e nelle serp che appaiono dopo una ricerca transazionale e legata all’acquisto di un prodotto. O di un servizio specifico
Ora pensa questo: per ottimizzare il target su Google Ads devi capire chi ti rivolgi, qual è il profilo del tuo pubblico. E di cosa ha bisogno. Interfacciando quest’analisi con i possibili canali di Mountain View.
Chi mi aiuta in questo percorso?
So cosa stai pensando: io non riesco a ottimizzare il target su Google Ads, non in questo momento storico. Perché se è vero che l’ex strumento AdWords ha fornito una serie di strumenti avanzati per affrontare al meglio questa sfida, bisogna anche valutare un punto: non è facile muoversi nel miglior modo possibile.
Il motivo è fin troppo semplice. Rischi di impostare delle campagne di Google Ads completamente senza senso e di sprecare il tuo investimento, magari mettendo anche il tuo brand in cattiva luce. Ecco perché la soluzione è chiara: se ne hai bisogno, puoi chiedere una consulenza Google ADS ai nostri esperti.