Persuasive copywriting: 6 titoli per aumentare subito le visite del blog
Il problema di tutti i blogger degni di questo nome: aumentare le visite nel minor tempo possibile. E fare in modo che le persone arrivino sulle pagine, sulle risorse create attraverso un modello chiaro, limpido, cristallino: soddisfare un’esigenza precisa.
Hai lavorato sodo, hai puntato sull’analisi delle query e sull’ottimizzazione SEO. Ma anche sul Social Media Marketing. Il risultato è interessante ma puoi fare di più. Puoi sempre fare di più, mi sembra ovvio. Il punto è un altro: come aumentare le visite del tuo blog?
Il lavoro che hai svolto sul calendario editoriale è importante, ma non basta. Così come non basta l’attività di guest blogging. Per migliorare il click through rate dei tuoi contenuti – il rapporto tra visualizzazioni e click del messaggio – devi ottimizzare i titoli.
Come? In ottica persuasive copywriting: ecco sei soluzioni che puoi mettere in pratica subito per migliorare le visite del blog. Senza cadere nella logica dei titoli al limite del click baiting.
1. Tempo
Una delle leve decisive per migliorare le headline dei post è il tempo. O meglio, la mancanza di tempo. Le persone cercano informazioni online e tu devi creare degli articoli utili per intercettare le domande degli utenti.
E lo devi fare comunicando massima attenzione rispetto alle esigenze del lettore. Ecco perché la chiave temporale è utile: devi rispondere alle richieste, e lo devi fare nel minor tempo possibile. Io non voglio solo la soluzione al problema, voglio sprecare il minor numero di risorse. In questo caso mesi, settimane, ore e minuti.
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Ecco l’elemento che fa la differenza: la velocità. Devo dare ai miei lettori la possibilità di risolvere in poco tempo un problema. Ovviamente le combinazioni sono infinite. Quello che conta è sfruttare al meglio il fattore tempo e consigliare ai lettori una combinazione rapida.
2. Numeri
Usare i numeri nei titoli è una delle combinazioni migliori per aumentare le visite del blog. Il motivo? L’elemento numerico dà concretezza al contenuto, permette al titolo di comunicare con precisione cosa si trova nel post. Niente fronzoli o perdite di tempo: hai bisogno di uno strumento per migliorare le foto online? Te ne suggerisco sette.
Diverse ricerche sottolineano la forza delle headline con i numeri. Una delle più famose, quella di Conductor, mette a confronto diverse soluzioni. E mostra i risultati attraverso un grafico chiaro: le headline con i numeri battono le reader adressing (headline rivolte al lettore), how to e domande.
3. Denaro
Terza leva utile per spingere le persone verso i tuoi interessi. Soprattutto,una risorsa scarsa che le persone cercano di tutelare in due direzioni differenti: risparmiare e guadagnare. Ecco quindi che le headline diventano microcontenuti che veicolano trigger word interessanti.
Un esempio: come ottenere un determinato risultato senza pagare una fortuna. Attenzione a ciò che prometti, però. La persuasione è utile per attirare l’attenzione del lettore ma non devi cadere nel click baiting, altrimenti rischi di perdere la fiducia dei lettori. Ovvero uno dei valori senza prezzo per chi pubblica contenuti online.
“La persuasione della scarsità” Robert Cialdini ha definito la scarsità come “La naturale tendenza a ottimizzare la disponibilità di risorse di un dato bene, spinge ad una modifica dell’atteggiamento in direzione di comportamenti di acquisto se la disponibilità del bene viene presentata come limitata nel tempo o nella sua accessibilità”.
4. Statistiche
Una delle soluzioni migliori per usare i numeri oltre alle liste puntate: le statistiche. “Il 56% delle condivisioni sui social è inutile”: il numero è sinonimo di autorevolezza, precisione, impegno individuale dedicato allo studio e alla selezione di una percentuale.
Per dare valore al tuo titolo devi puntare alla notizia destabilizzante. La statistica diventa sinonimo di verità scientifica. Ma per creare un buon effetto devi unire la forza di questa cifra con una notizia spaesante. Combinata con una buona description, questa soluzione su un social network come Facebook diventa imbattibile.
5. Benefit
Inserire il benefit in una headline è il modo migliore per ottenere ciò che desideri: visite. Ora dimmi, qual è il punto di forza della tua offerta? Perché i lettori dovrebbero cliccare sul tuo risultato? Devi dare un buon motivo per scegliere il tuo nome. Ad esempio puoi promettere un grande cambiamento o una soluzione definitiva.
In questi casi gli aggettivi e gli avverbi possono fare la differenza. Spesso nel web writing consiglio di limitare l’uso di questi elementi perché rischiano di appesantire la lettura. Quando lavoro su una headline persuasiva, però, lasciano una scintilla e catturano l’attenzione del lettore.
6. Testimonial
L’ultima headline persuasiva prende in prestito un nome famoso all’interno della community. Scrivo articoli per appassionati di blogging e letteratura? Prova qualcosa del genere: “5 consigli di Jack Kerouac per fare blogging”. In questo caso il nome dell’autore diventa calamita per l’occhio di chi lo conosce e cerca consigli utili per ottenere determinati risultati.
Attenzione, il testimonial deve essere ammirato dalle persone che vuoi raggiungere. Altrimenti rischi di ottenere il risultato opposto.
Qualche dettaglio per migliorare i titoli
L’arte della buona headline non finisce con il persuasive copywriting. Ci sono altri aspetti che possono definire il successo o l’insuccesso di un titolo. Quali sono i dettagli che devi curare prima di pubblicare un articolo?
- Lavora con la description: questa stringa è fondamentale per aumentare i click.
- Vuoi puntare sulla SEO? Google dà maggior peso alle keyword a sinistra.
- Cerchi viralità? Inserisci nel tag title l’hashtag che vuoi sfruttare.
- Attenzione alla lunghezza del tag title: non superare le 65 battute.
- Vuoi aggiungere l’anteprima del post su Twitter? Usa le card (meglio se grandi).
A proposito, ricorda che con WordPress SEO by Yoast puoi aggiungere un titolo diverso per ogni social. Puoi differenziare H1 e tag title, ma nella scheda successiva a quella di default puoi inserire una headline differente per ogni piattaforma. Ad esempio vuoi usare l’hashtag? Perfetto, puoi farlo solo su Twitter ed evitare testo inutile altrove.
Titoli e persuasive copywriting: la tua opinione
Il titolo è un aggancio che intercetta l’attenzione del lettore. Devi curare questa stringa, questo microcontenuto. Altrimenti rischi di lavorare tanto per raccogliere poco. Non basta informare e ottimizzare il titolo lato SEO: devi persuadere, ma senza esagerare.
Il lavoro da svolgere sui titoli è infinito. Il motivo? È la soluzione migliore per aumentare le visite del blog senza investimenti. Il Social Media Marketing è importante, stesso discorso vale per la SEO, ma senza un buon lavoro di persuasive copywriting rischi di perdere molte visite. Sei d’accordo? Aspetto la tua opinione nei commenti.
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24 Maggio 2016 at 05:27