Svelati i Segreti dell’Algoritmo di Instagram 2018!
Era il 2016 quando il Social Network della fotografia annunciava un cambio di funzionamento nel suo algoritmo. Milioni di utenti dissero addio all’ordine cronologico del Feed: l’ordine dei post sarebbe stato deciso non più secondo logiche temporali, ma attraverso il meccanismo di un complesso algoritmo, pensato su misura per gli utenti.
Da quel giorno, il funzionamento dell’algoritmo Instagram è sempre stato nascosto a tutti gli 800 milioni di utenti che popolano la piattaforma, un meccanismo che Influencer, Personaggi Pubblici e Aziende hanno finora solo potuto immaginare.
Proprio poche ore fa, il Social Network comprato da Facebook per un miliardo di dollari, ha deciso di aprire le porte al mondo e svelare finalmente le logiche che si celano dietro il suo algoritmo.
Il team di Instagram, nel fantastico ufficio di San Francisco, ha infatti spiegato al mondo come l’applicazione decide le sorti del nostro Feed (e dei nostri post nel 2018).
A fungere da ambasciatore per questo evento, Julian Gutman, Product Lead di Instagram.
Eccoci, quindi, a rispondere alla domanda delle domande: Come funziona l’algoritmo di Instagram?
Il funzionamento si basa su un sistema di “Machine Learning”, che si modella secondo il nostro comportamento sulla piattaforma, con l’obiettivo di creare un Feed unico e personalizzato per ogni utente.
La personalizzazione dell’esperienza è infatti di fondamentale importanza per il Social Network, afferma Gutman: “Anche se voleste seguire gli stessi identici account di un’altra persona, finirete comunque per avere un Feed personalizzato, basato sulle vostre reali interazioni”.
Fino a qui niente di strano, i più smanettoni avranno notato come il Feed Esplora sia popolato da contenuti in linea con quelli con cui abbiamo già interagito.
Volendo andare più nello specifico, quali sono i fattori fondamentali da tenere conto per capirne il funzionamento?
Armatevi di carta e penna o di un foglio bianco su Drive, è tempo di prendere appunti:
- Interesse: Ogni post pubblicato dai nostri contatti viene analizzato dalla piattaforma, che riesce a prevedere se sarà di nostro interesse o meno, effettuando una comparazione con Ie nostre interazioni passate. Se l’immagine assomiglia a un contenuto con il quale interagiamo spesso, avrà più probabilità di comparire davanti i nostri occhi.
- Tempo: Quanto tempo fa è stato condiviso un contenuto? La piattaforma regala visibilità e precedenza ai contenuti più freschi.
- Relazione: Commenti spesso o bombardi di Like ogni post di un tuo contatto? Instagram lo sa bene e sarà pronto a mettere in cima alla tua lista del Feed il contenuto di quella persona, la prossima volta che condividerà qualcosa. Da tenere in considerazione anche le foto in cui le persone sono taggate insieme, più ce ne saranno e più l’applicazione vi considererà “vicini”, anche virtualmente.
Superate le caratteristiche più semplici, addentriamoci in tre curiosi fattori:
- Frequenza: Quanto spesso apri Instagram? A volte non ce ne accorgiamo nemmeno, ma la piattaforma cerca di metterci davanti sempre nuovi contenuti: cercherà, infatti, di mostrarci le migliori foto ed i migliori video pubblicati nel tempo passato dalla nostra ultima visita.
- Numero di Seguiti: Se siete veramente pieni di amici, o se semplicemente avete allenato il vostro pollice attraverso la tecnica “Follow / Unfollow”, conoscerete sicuramente quella sensazione caotica da “Feed stracolmo”. Più alto sarà il numero degli utenti da noi seguiti, più diminuiranno le probabilità di trovarsi di fronte all’ultimo fiammante contenuto di una specifica persona.
- Uso: Nel caso aprissimo l’applicazione solo poche volte alla settimana, l’algoritmo ci mostrerà i migliori post relativi a quel periodo di tempo. Se, invece, siamo incollati allo Smartphone tutto il giorno, il Social ci restituirà un’esperienza più profonda, mostrandoci molti più post provenienti da un numero maggiore di contatti.
Il Team di Instagram, durante la giornata, ha inoltre rilasciato diverse interessanti dichiarazioni, che vanno a sfatare alcuni miti o dicerie:
- Nonostante Instagram sia sempre attento ai feedback degli utenti, per ora non è previsto un ritorno al vecchio algoritmo.
- La piattaforma decide la priorità di quello che vede l’utente, ma in nessun modo nasconde I post. Questo significa che, con un po’ di pazienza, scrollando molto riusciremo a trovare tutti I contenuti dei nostri contatti.
- L’algoritmo non nasce con una preferenza di default riguardo foto o video, ma si modella continuamente alle preferenze dell’utente.
- Instagram non fornisce maggiore visibilità a chi usa Stories o Dirette.
- La piattaforma non penalizza quegli account che condividono un alto numero di contenuti in una finestra di tempo ridotta. (Meglio sempre non esagerare)
- Gli account aziendali non hanno più Reach degli account normali. Inutile, quindi, switchare ad un profilo aziendale se il nostro profilo di aziendale possiede veramente poco.
Come con Facebook, l’altra creatura di Zuckerberg lavora continuamente per migliorare l’esperienza degli utenti finali, mostrando loro I contenuti migliori che stimolano un uso attivo del Social Network.
A questo punto, la domanda che possiamo porci è la seguente: cosa succederà quando anche Instagram sarà saturo di contenuti? Cosa succederà quando questa luce di cui ancora brilla sarà offuscata da un numero sempre maggiore di utenti e contenuti?
Oggi è impensabile portare avanti un’attività su Facebook senza prevedere del Budget per delle campagne sponsorizzate. Con Instagram in costante crescita, non ci riesce difficile immaginare un futuro simile, un futuro dove saremo costretti a finanziare i nostri contenuti per raggiungere il numero di persone che il nostro profilo, o la nostra azienda, merita.
E voi cosa ne pensate?