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Facebook dà una ripulita ai contenuti spam sul News Feed

Come annunciato ieri nel Facebook Newsroom, in questi giorni ci sarà un vero e proprio repulisti di tutti quei post che gli utenti hanno flaggato come spam o poco interessanti.

La maggior parte di questi post proviene da pagine che “in modo deliberato” cercano di ottenere più visibilità di quanta ne avrebbero normalmente.

L’update  antispam riguarderà tre categorie specifiche di comportamenti volti ad ingannare il news feed e gli utenti:

1) Like-Baiting

Il like baiting è la tipica attività di richiesta di like, commenti o condivisioni sui/dei propri post per ottenere maggiore visibilità.

Questa attività aumenta di molto la visibilità dei post, perché c’è una risposta effettiva da parte degli utenti con commenti, share e like, ma Facebook sostiene che dalle survey verso gli utenti sia emerso un parere negativo verso questo tipo di contenuti, che sarebbero di un 15% meno rilevanti di post simili con gli stessi like, commenti o condivisioni.

Questi post inoltre consentono un’esperienza positiva minore per gli utenti Facebook poiché finiscono per nascondere altri contenuti di amici o pagine che potrebbero essere più interessanti.

L’update di questi giorni mostrerà quindi molto meno questo tipo di contenuti rispetto a qualche tempo fa. Facebook assicura che per le pagine che si comportano bene, incoraggiando discussioni e portando avanti una content strategy seria, non ci saranno danni. Mentre quelle pagine che utilizzano di frequente questa strategia devono stare molto attente.

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2) Contenuti che circolano più frequentemente

Cercando di interpretare al meglio ciò che dice Facebook: quei contenuti che sono condivisi molto spesso, da molta gente e da molte pagine, oserei dire virali, avranno un’enfasi minore, poiché sempre dalle survey effettuate da Facebook, sembra che per la gente (ovviamente) questi contenuti siano sempre meno rilevanti.

3) Spammy Links

Alcuni update risultano essere scritti in modo criptico per indurre le persone a cliccare per portare gli utenti su pagine web che contengono pubblicità o una combinazione di questa con contenuti che circolano in modo frequente (accade sempre più spesso infatti).

Facebook, misurando quanto questi contenuti sono piaciuti o condivisi, sostiene di riuscire a stabilire se sono spam (ho forti dubbi su questa cosa). L’update dovrebbe ridurre questi “spammy link” e secondo Facebook esiste già un 5% in più di persone che cliccano su link verso siti esterni ed è un buon segno poiché vuole dire che trovano questi link più degni di fiducia (anche qui ho grossissimi dubbi).

Cosa accadrà alle pagine fan?

Per le pagine che non hanno mai postato questo tipo di contenuti non c’è da preoccuparsi. Per quella parte minoritaria di utenti/agenzie che hanno utilizzato le pagine con chiari fini spammosi, ci sarà una notevole riduzione della visibilità nei prossimi mesi.

Riuscirà Facebook in quest’ardua impresa?

Nel 2009 crea Socialmediamarketing.it. Web marketing manager, con passione per SEO, Social e Google Ads. Formatore aziendale. Laureato in comunicazione nel 2006 con tesi sullo User generated advertising. Si occupa di consulenza social e web marketing per aziende e onlus.

4 Comments
  • Ijjou
    19 Aprile 2014 at 18:43

    Indagini inerenti a cosa i consumatori desiderano sia pubblicato ,sulle pagine dei brand, con maggior frequenza sono state condotte?
    Grazie in anticipo.

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