Perché la gente si collega ad Internet
I cambiamenti mediatici degli ultimi anni, tra nascita di social network e mobile phone con applicazioni social hanno evidentemente modificato le nostre abitudini e la nostra dieta mediatica.
La survey pubblicata da eMarketer nel mese di luglio su 500 americani con età superiore ai 18 anni mostra dati molto importanti sotto il profilo del passaparola e della condivisione:
Infatti, se ai primi posti abbiamo la scelta di internet come passatempo o come modo per istruirsi, sono di notevole importanza le percentuali che riguardano le risposte “Per essere collegato agli altri“, 92%; “Per condividere cose“, 86%; “Per influenzare gli altri“, 56%.
Le attività sopra elencate si svolgono per la gran parte sui social network, attraverso questi, milioni di persone condividono opinioni su brand, prodotti, fatti accaduti e, soprattutto, passano il loro tempo libero.
Le grandi marche stanno lentamente capendo che il word of mouth è fondamente per la comprensione del cambiamento e l’adeguamento a tutto ciò che riguarda i sistemi di condivisione in rete sta avvenendo.
La conversazione resta il principale mezzo per instaurare un rapporto di fiducia e monitorare ciò che si dice sul proprio prodotto e sul proprio brand è sempre una buona via per intervenire efficaciemente. Riccardo Esposito su My Social Web ha compilato una lista molto esaustiva dei migliori strumenti di monitoraggio.
Ne cosiglio a tutti la lettura (e l’apprendimento :P).