Twitter e Facebook annunciano la rimozione di oltre 6.000 account per strumentalizzazione politica
Twitter e Facebook si preparano al nuovo anno annunciando una nuova ondata di rimozione di pagine e profili.
Questi provvedimenti sono parte di una lunga serie di indagini che hanno preso parte su entrambe le piattaforme per combattere le campagne di manipolazione e influenza politica.
Vediamo insieme alcuni numeri:
- Twitter ha rimosso 5.929 account originari dell’Arabia Saudita, che facevano parte di una più ampia rete di “88.000 account coinvolti in comportamenti “spammy” su una vasta gamma di argomenti”
- Facebook ha rimosso 39 account, 344 pagine, 13 gruppi e 22 account Instagram che facevano parte di una rete focalizzata in Georgia
- Facebook ha inoltre rimosso 610 account, 89 pagine Facebook, 156 gruppi e 72 account Instagram originari del Vietnam e degli Stati Uniti.
La rete di account ha concentrato le proprie azioni manipolative principalmente negli Stati Uniti e sul pubblico di lingua vietnamita, spagnola e cinese a livello globale.
Un’informazione interessante in questo caso è che, come riportato dal New York Times, Facebook ha scoperto che in quest’ultima istanza – una rete collegata a Epoch Media Group – le Pagine e i profili utilizzavano “foto di profili falsi che erano state generate con l’aiuto di un’intelligenza artificiale”.
Sembra uno sviluppo particolarmente preoccupante, che potrebbe indicare la fase successiva delle campagne di manipolazione digitale. L’indagine di Twitter si è concentrata su una società di marketing saudita chiamata Smaat, che gestisce operazioni sia politiche che commerciali.
Twitter afferma che mentre Smaat sembra una normale agenzia di gestione dei social media in superficie, la società ha collegamenti con la famiglia reale saudita e ha reclutato due impiegati di Twitter “che hanno cercato nelle banche dati interne informazioni sulle figure chiave del governo saudita”.
I profili gestiti da Smaat hanno inviato oltre 32 milioni di tweet e guadagnato milioni di follower – e mentre molti dei tweet di questi profili sembrano innocenti, ci sono in realtà moltissimi messaggi di propaganda.
Questi profili chiedevano inoltre regolarmente agli utenti di “ritwittare” o “seguire”, il che porta alla creazione di sottogruppi più piccoli che crescono all’interno delle reti.
Queste nuove rimozioni di account si aggiungono alle migliaia di eliminazioni documentate di account / profili per la manipolazione coordinata sulle due piattaforme social quest’anno.
Con l’incombere delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020, puoi scommettere che questa rimarrà un’area chiave di attenzione per entrambe le piattaforme.
Allo stato attuale, Facebook afferma che:
“Le pagine che pubblicano o condividono ripetutamente disinformazione vedranno ridotta la loro distribuzione e rimossa la loro capacità di monetizzare e pubblicizzare”.
Le questioni politiche sui social media assumono, dunque, una rilevanza sempre più delicata e significativa.
Tenere sotto controllo tutti gli atti di propaganda e reclutamento politico è un lavoro non da poco, ma i due Social Network sembrano essere ben attrezzati.
Intanto puoi leggere la nostra guida su come riconoscere un falso profilo su Facebook 🙂