
Come scalare i social media con 30 minuti al giorno [Infografica]
Organizzare e pianificare una presenza adatta sui vari social media è sempre più difficile.
Aumentano i competitors, aumentano i social network sui quali presenziare ed aumenta anche il tempo che si spreca su questi senza concludere nulla di positivo per il proprio lavoro.
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Anche perché, è bene dirlo, chi lavora sui social, oltre a social media manager è anche utente ed è facile perdere il senso del tempo guardando e commentando attività di amici ed altre pagine, twittando i propri pensieri, guardando o postando video su Youtube e facendo lo stesso con Pinterest.
Pardot.com ci viene in soccorso con una bella infografica che sintetizza le attività principali a cui bisogna dedicare 30 minuti al giorno.
Come suddividere questo tempo?
- 10 minuti per rispondere, schedulare e condividere informazioni su Twitter
- 6 minuti su Facebook per rispondere ai commenti e promuovere i propri contenuti
- 6 minuti su Linkedin per fare autopromozione, partecipare alle discussioni nei gruppi e fare qualche domanda
- 4 minuti su Pinterest per pinnare contenuti propri o esterni e fare un po’ di engagement con i nuovi followers
- 2 minuti da dedicare a Google+ per condividere contenuti con le proprie cerchie ed iniziare nuove conversazioni
- 2 minuti su Instagram per condividere foto della propria azienda e staff, contenuti che stimolino l’engagement, e citazioni in formato fotografico
Che dici, possiamo farcela? Ecco l’infografica!
Alice
21 Marzo 2013 at 16:15Non per dire, ma per quanto mi riguarda non mi basteranno MAI “6 minuti su Facebook per rispondere ai commenti e promuovere i propri contenuti”… Forse sono io che sono lenta?? 🙂
Jose Gragnaniello
21 Marzo 2013 at 16:26Assolutamente no! L’infografica è alquanto pretenziosa 🙂
Alice
21 Marzo 2013 at 17:03Per fortuna, mi stavo preoccupando! 🙂 Mi immaginavo già con l’ansia da cronometro peggio di un centometrista! Per come la vedo io, i social hanno bisogno di tanto tempo e di tanta qualità, poi però danno grandi soddisfazioni. Basta solo evitare di farsi assorbire del tutto! 😉
Tommaso Bortolanza
22 Marzo 2013 at 10:53Pretenziosa sì, dici bene! Ma quello che mi rende perplesso è il fatto che dovrebbe essere una ricetta per “scalare” i social media: riduce un lavoro fatto di impegno e costante adattamento a una pratica molto simile agli esercizi per rimanere in forma….
Quid
25 Marzo 2013 at 11:10Condivido Alice! e poi non so voi ma il tempo per trovare cose di qualità da postare e non le solite stupidate non viene considerato?
Alessandro
22 Marzo 2013 at 10:50Ma poi, scusate, ok promuovere i propri contenuti, ma prima bisogna produrli, o no? Sono io che mi perdo in questioni secondarie? Se devo scrivere un articolo, anche ispirato ad altri articoli che trovo in rete, ci devo pensare un pò, devo scrivere una riflessione che abbia senso e la devo pubblicare. A quel punto, e solo allora, potrò cominciare a promuoverla… e intanto il tempo inesorabilmente passa. Meglio concentrarsi sulla qualità di ciò che si scrive che sul tempo che ci si mette a scriverlo, la fretta fa scrivere male, o no? Ovvio che non ci posso mettere mezza giornata, ma neppure mezz’ora…
Nicola
12 Giugno 2013 at 16:37In accordo con te al 100%!!
Dave
19 Luglio 2013 at 17:21Infatti. E poi il monitoraggio delle API, la creazione dei report, la gestione delle campagne Digital Ad, etc….? Anche quelle tutte comprese nei 30 minuti? Inoltre che incentivo avrebbero le imprese ad assumere dei Social Media Managers se questi finissero per lavorare solo 30 minuti al giorno. Le restanti 7 ore che gli farebbero fare? Lo smistamento posta ordinaria?
Shapes
22 Marzo 2013 at 17:05Infografica surreale anche se carina. Credo sia tra l’altro sbagliato schematizzare troppo i tempi, bisogna fare un piano ok … ma dedicare il giusto tempo ad ogni netwirk. I social si basano sull’interazione che deve essere il più naturale possibile e non premeditata. A prescindere da questo, le infografiche devo dire che sono sempre piacevoli da consultare 🙂
Shapes
22 Marzo 2013 at 17:05Infografica surreale anche se carina. Credo sia tra l’altro sbagliato schematizzare troppo i tempi, bisogna fare un piano ok … ma dedicare il giusto tempo ad ogni netwirk. I social si basano sull’interazione che deve essere il più naturale possibile e non premeditata. A prescindere da questo, le infografiche devo dire che sono sempre piacevoli da consultare 🙂
web marketing napoli
23 Marzo 2013 at 10:03In effetti l’infografica un tantino pretenziosa lo è, però descrive una routine organizzata che può e deve essere presa come un punto di riferimento ideale per approcciare quotidianamente al lavoro. Ovviamente qui non si dice nulla di tutto il lavoro che dev’esserci a monte di progettazione e schedulazione del piano editoriale per i social network, momento senza il quale questo post è semplicemente delirante 😉
Jose Gragnaniello
25 Marzo 2013 at 18:03Esatto. Innanzitutto partiamo dal presupposto che un’infografica ha come scopo quello di far parlare di sé e far ricevere link a chi l’ha prodotta 🙂 .
Poi, ovviamente organizzando il lavoro come voi ben dite sopra, i 30 minuti sono quelli che ci restano per fare le ultime cose.
Se poi ci riflettiamo, se si hanno minimo 10 clienti tutti presenti su queste piattaforme, è necessario stringere i tempi al massimo e preparare tutto a monte. Di certo c’è una grande perdita di qualità e sopratutto umanità in quel che si posta e questo per il social media marketing è un grosso pericolo.
eva
31 Marzo 2013 at 12:31io vorrei ricordare il fatto che social network dovrebbe, dico dovrebbe essere sinonimo di socialità e non di commercio, affari, auto promozione.
Si riempiono tutti la bocca con la storia del social media, ma in fin dei conti sappiamo tutti che è una finzione.
Tanto più che,a parte restare aggiornati, cosa che si può fare anche consultando un semplice sito web, il resto è solo perdita di tempo, noiosa.
Chiudiamo il pc, togliamo la connessione a smartphones e tablets e torniamo ad essere più genuini.
Anche di Instagram ormai si fa un pessimo uso.
Social network ormai è diventato sinonimo di finzione, commercio e autopromozione, dovrebbero impedire la pubblicità e i fini commerciali, le marchette dei fashion blogger.
ciao
Jose Gragnaniello
9 Aprile 2013 at 16:58Ciao Eva, impossibile non essere d’accordo con te. Se leggi i nostri primi post vedrai che la pensiamo esattamente allo stesso modo. Ritengo che un contributo decisivo al peggioramento della comunicazione sui social media l’abbia dato la crisi. Troppa gente ha dovuto inventarsi un lavoro e troppi hanno creduto che è facile vendere con i social distruggendo tutto quel che di buono si poteva trarre da questa nuova esperienza.
Alex
8 Agosto 2013 at 16:31Concordo in pieno. Nel mio caso specifico, invece che mantenere un rapporto con l’utenza ed essere presenti nella rete, fidelizzare i fans e garantire un’esperienza interattiva con il marchio, mi chiedono solo di:
“aumentare i mi piace in modo da venderli ai clienti, che tanto non capiscono niente e bisogna solo stordirli. Tanto, cosa ci vuole? Metti una foto con 2 tette e sei apposto…Due click ed è fatta, cosa ci vuole?”
Valentino
19 Luglio 2013 at 15:31Infografica fatta per chi non lavora con i social tutti i giorni e realmente sa quanto tempo ci si impiega per pianificare attivitá social 🙂