TikTok Ads: una panoramica della piattaforma per gli Advertiser
TikTok ads, finalmente, una nuova piattaforma sotto le mani degli advertiser.
Da poco tempo TikTok ha reso disponibile la sua piattaforma di Advertising: TikTok Ads.
Dal 2017 (anno del lancio dell’app) fino a poco tempo fa, il social boom di download si era concentrato unicamente sui contenuti organici.
TikTok è una miniera d’oro
Oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo e circa 40 milioni di utenti giornalieri attivi (con una media di utilizzo di 52 minuti al giorno).
Se utilizzato bene questo social rappresenta una grandissima opportunità per far conoscere il brand utilizzando formati coinvolgenti destinati a un pubblico giovane.
Come tutte le piattaforme di advertising però, le cose vanno fatte con criterio e prima di fare qualunque mossa è necessario partire da un’analisi strategica.
Non tutti i brand possono trarre beneficio dalle TikTok Ads. Questo chiaramente dipende dal target di riferimento.
TikTok è l’app che ha conquistato la generazione Z, è quindi principalmente utilizzata da adolescenti. Secondo gli ultimi dati circa il 66% degli utenti ha un’età inferiore ai 30 anni.
Quanto costa fare pubblicità su TikTok?
Per il momento, un bel po’: Attualmente TikTok Ads è considerata la piattaforma più costosa. Il budget giornaliero minimo investibile per una campagna è di 50 euro e il minimo per creare un gruppo di annunci è di 20 euro al giorno.
Leggi anche la guida al marketing per fare adv su TikTok
Al momento quindi, queste cifre rappresentano una barriera d’ingresso per le piccole realtà. Mentre molti grandi brand (tra cui Apple e Amazon) si sono già cimentati con Ads molto accattivanti.
TikTok Ads: uno sguardo alla piattaforma
Vediamo insieme come muovere i primi passi con le TikTok Ads.
Per cominciare, occorre creare un account business dal quale avviare le proprie campagne.
Gli Obiettivi
Subito dopo, arriva il momento di stabilire l’obiettivo pubblicitario per la campagna. Su TikTok Ads puoi trovare tre categorie: awareness, consideration, conversion. Ancora una volta ritroviamo la suddivisione degli obiettivi che ripercorrono il funnel di acquisto di un utente.
Il budget
Sempre a livello di campagna è possibile stabilire il budget: giornaliero o totale.
Ogni campagna può contenere più gruppo di annunci, i quali a loro volta possono includere più inserzioni.
Il posizionamento
In termini di posizionamento, abbiamo due opzioni sulla piattaforma: si può scegliere il posizionamento automatico dove lo stesso social decide il posizionamento degli annunci su tutta la gamma di app a disposizione.
In alternativa, è possibile scegliere in autonomia il posizionamento selezionando manualmente le app dove vogliamo che appaiano gli annunci.
Il target
Subito dopo il placement, arriva il momento clue: la scelta del target. Come sempre, si può impostare zona geografica, età, sesso, lingua, interessi dispositivi e altro.
Arriva poi il momento di scegliere l’obiettivo di ottimizzazione, necessario per determinare lo scopo che si vuole raggiungere con la propria campagna: si può scegliere di ottimizzare gli annunci per conversione, clic o impression, a seconda dell’obiettivo scelto precedentemente.
Dopo questi settaggi, arriva il turno della creazione dell’annuncio vero e proprio.
La piattaforma offre strumenti molto interessanti riguardo le creatività: si può scegliere tra modelli di video o immagini personalizzati con oltre 300 opzioni per la musica di sottofondo.
Come in altre piattaforme pubblicitarie anche TikTok offre la possibilità di monitorare i risultati delle proprie campagne attraverso una dashboard, che permette anche di avere una panoramica completa della campagna.
Uso del pubblico salvato
Esattamente come per Facebook e gli altri social, possiamo creare lookalike e custom audience per perfezionare le nostre campagne o dedicarle ad un target che già conosciamo.
Anche qui abbiamo un livello di approfondimento molto simile agli altri social network con la possibilità di caricare una lista di clienti, scegliere le persone che hanno avuto più interazioni con i nostri post o che hanno scaricato la nostra app o hanno visitato il nostro sito.
Pixel di monitoraggio e conversioni
Ovviamente non manca il monitoraggio degli eventi, importantissimo per ottenere il massimo da una campagna che ha bisogno di generare conversioni e vendite.
Come vediamo è possibile ottenere un tracking per l’app o per il sito, col solito pixel di monitoraggio.
Selezionando la voce Pixel vediamo che la scelta e le impostazioni sono sostanzialmente simili a quelle di Facebook.
Insomma, nonostante al momento i costi di advertising siano molto elevati, la piattaforma sembra molto intuitiva e di semplice utilizzo. Non dimentichiamoci che probabilmente si tratta di uno stato embrionale e che presto potrebbero esserci nuovi aggiornamenti e miglioramenti, aprendo sempre più possibilità alle aziende.
Tu l’hai già utilizzata? Lascia un commento qui sotto!
See ya!