Storytelling: il successo della narrazione nel marketing
Storytelling è un termine inglese, entrato da tempo anche nell’uso comune della lingua italiana, che indica l’atto del narrare una storia. Il ruolo dello storyteller, tuttavia, non è solo quello di raccontare: piuttosto, il suo scopo è quello di veicolare un messaggio utilizzando una forma comunicativa semplice e immediata, anche grazie al supporto di elementi audiovisivi.
I settori nei quali vengono utilizzate le tecniche dello storytelling sono moltissimi
Da quello educativo, in cui le narrazioni hanno finalità didattiche e formative, a quello pubblicitario, nel quale le storie diventano uno strumento potente a disposizione delle aziende e delle loro campagne. Il racconto può diventare così corporate storytelling e rappresentare un brand da una prospettiva originale e difficile da raggiungere tramite altri metodi di comunicazione.
Veicolare un messaggio attraverso una storia significa renderlo più fruibile, ma non si tratta soltanto di semplificare e rendere accessibile un concetto complesso. Soprattutto per quanto riguarda lo storytelling aziendale, l’obiettivo è quello di coinvolgere i destinatari instaurando con loro un dialogo.
In ambito pubblicitario il potenziale di questo approccio è chiaro
Il fruitore trova un contenuto in grado di ispirarlo o che rimanda direttamente alla propria esperienza, e grazie a questo riesce astabilire un rapporto più intimo e diretto con il brand. Dal punto di vista delle aziende, invece, lo storytelling è un’occasione unica per presentare i propri valori e la propria missione, facendone il messaggio veicolato dalla storia. Il riconoscimento degli utenti nella visione di un’azienda, attraverso storie che raccontano qualcosa di nuovo o che rappresentano situazioni familiari, è un vantaggio enorme dal punto di vista della fidelizzazione dei clienti. Come ricorda la Digital Guide di 1&1, gli esempi di storytelling di successo si distinguono per una grande capacità di emozionare e coinvolgere il pubblico.
Ma quali sono oggi i canali più importanti attraverso cui diffondere la propria narrazione?
Le tecniche di marketing e i media sono in continua evoluzione e si influenzano reciprocamente. Il mezzo principale per la pubblicità è stato per lungo tempo la televisione, ma nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito alla graduale e definitiva consacrazione dei social network come strumento principale per la diffusione di contenuti.
L’impatto sullo sviluppo dello storytelling è stato notevole, determinandone l’evoluzione in senso social.
Youtube e Facebook sono ovviamente dei punti di riferimento, ma il caso più clamoroso è forse quello delle stories di Instagram. Con il visual storytelling si possono pubblicare in pochi secondi le proprie esperienze private o condurre campagne di marketing pianificate e di enorme successo, in grado di raggiungere milioni di utenti in tutto il mondo. In alcuni casi i due piani si integrano al punto di diventare indistinguibili, come dimostra la soap social di Chiara Ferragni e Fedez.
Il successo di una storia dipende ovviamente da tanti fattori e richiede studio, preparazione e applicazione a livello professionale. La presenza online deve essere costante in modo da mantenere sempre vivo l’interesse degli utenti. Le storie devono colpire il pubblico, puntando sul processo di identificazione tra brand e cliente. In questo senso, la diffusione di user-generated content è una tecnica molto efficace. Ma non è di certo l’unico modo di narrare situazioni quotidiane in cui è facile immedesimarsi.
Micro storie che raccontano meeting o momenti divertenti sul posto di lavoro, foto che rappresentano i propri prodotti in azione, citazioni in grado di ispirare o brevi discorsi motivazionali sono classici metodi di storytelling che hanno dimostrato di funzionare molto bene.
Viene a questo punto da chiedersi quali sorprese ci riserva il futuro prossimo: il recentissimo lancio della Instagram TV è un chiaro segnale, oltre che un passo ulteriore nella direzione del racconto sviluppato in senso social.