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Social Media Monitoring FAQ

social media monitoring

Monitorare e misurare. Questi sembrano essere i due imperitivi per aziende e marketers, che hanno sempre più esigenza di sapere dove e in che modo si parla del loro brand sui media sociali. Per provare a fare un po’ di ordine ho scritto queste FAQ sull’attività di monitoraggio e tracking delle conversazioni; per le organizzazioni è un obiettivo non facile da raggiungere ma assolutamente indispensabile perchè – come sottolineato più volte – capire dove e come parlano le persone è il primo step fondamentale se si vuole provare a dialogare con loro.

Domande e risposte ovviamente work in progess, quindi mi aspetto commenti e suggerimenti per modificare, ampliare e migliorare le FAQ 🙂

Cos’è il Social Media Monitoring?

E’ il processo di monitoraggio delle conversazioni online che rigurdano una persona, un prodotto, un servizio o un brand. L’attività di monitoraggio si estende su tutti gli strumenti e i canali di comunicazione: siti, blog, social network, wiki, podcast, forum, video, microblog, ecc.

Quali informazioni è possibile recuperare monitorando i social media?

Leggendo le conversazioni è possibile:

  • monitorare i commenti positivi e negativi (sentiment analysis)
  • conoscere il sesso, l’età e dove si trovano le persone che parlano di noi
  • capire in che modo il nostro brand viene percepito e comunicato
  • scoprire quali sono gli influencer più attivi
  • recuperare feedback preziosi soprattutto per intervenire in anticipo se c’è qualcosa che non va
  • misurare e quantificare i risultati di una campagna in corso

In un’organizzazione chi dovrebbe svolgere questa attività e in che modo può essergli utile?

Il monitoraggio delle conversazioni può essere di aiuto a molte delle parti che compongono un’azienda. Ad esempio:

  • Il marketing può monitorare e misurare l’impatto che sta avendo una campagna in corso e raccogliere informazioni in base alle quali progettare strategie di comunicazione che più si avvicinano ai gusti e alle esigenze delle persone.
  • Il product team può capire quali sono i punti di forza e di debolezza del prodotto o del servizio progettato in modo da poter sviluppare e pensare i miglioramenti anche in base ai feedback degli utenti
  • Chi si occupa di PR può trovare le conversazioni più influenti e intervenire per dare una buona immagine all’oggetto della discussione
  • Chi si occupa di ricerche di mercato può capire qual è il trend su determinati settori e analizzare opionioni e commenti sui competitor

Quali sono gli strumenti che mi permettono di trovare e seguire le conversazioni?

Trovare e tenere sott’occhio tutte le conversazioni non è facile, soprattutto se queste si sviluppano in più lingue e su più network. Lo strumento o gli strumenti vanno scelti quindi in base alla quantità di informazioni che ci si aspetta di trovare, se i numeri non sono troppo elevati si possono usare numerosi tool gratuiti che permetto di seguire i vari update grazie anche ai feed; se le esigenza è quella di monitorare e fare un’analisi più approfondita si possono usare anche sistemi più complessi (spesso a pagamento) come Buzz Number, Radian6 o l’italiano Blog Meter.

Una volta trovate e monitorate le conversazioni cosa posso fare?

Si possono adottare due linee guida fondamentali:

Atteggiamento passivo

E’ quello descritto nei punti precendenti. Raccogliere informazioni e capire chi sono e in che modo parlano le persone sui media sociali è già un ottimo traguardo e può essere un supporto valido per le attività dell’organizzazione.

Atteggiamento attivo

Il passo successivo è quello di entrare in comunicazioni diretta con le persone partecipando attivamente alle discussioni in corso. Questa attività ha vantaggi e svantaggi: gli aspetti positivi derivano dal rapporto diretto che più portare vantaggi sia a livello di feedback – ad esempio creando un canale alternativo di customer service – sia a livello di immagine; questo maggiore coinvolgimento può però portare anche a risultati negativi, in quanto non è sempre facile controllare le conversazioni e da queste può nascere il classico effetto boomerang.

Da quando ha scoperto il web cerca di capire perchè e in che modo le persone usano la rete per comunicare, collaborare, lavorare e cazzeggiare.

7 Comments
  • MarketingBuzzer
    21 Aprile 2009 at 15:13

    Ottimo intervento!
    Tra le informazioni ottenibili dal monitoraggio e tracciamento delle iniziative di social media marketing cito anche la possibilità di ottenere grafi sociali rappresentativi delle reti di relazione che partecipano alla vita del marchio 2.0

  • MarketingBuzzer
    21 Aprile 2009 at 16:13

    Ottimo intervento!
    Tra le informazioni ottenibili dal monitoraggio e tracciamento delle iniziative di social media marketing cito anche la possibilità di ottenere grafi sociali rappresentativi delle reti di relazione che partecipano alla vita del marchio 2.0

  • Mattia b.
    21 Agosto 2009 at 15:28

    Salve, sto conducendo una tesi di laurea specialistica che in qualche modo abbraccia l'argomento social media monitoring. Mi chiedevo se esista una letteratura accademica in merito.

  • Domenico
    21 Agosto 2009 at 21:59

    ciao Mattia, dubito che esista una letteratura specifica cmq puoi dare un'occhiata a questa lista -> https://blog.mellowbillow.com/2009/08/17/top-100… e vedere se c'è qualcosa che ti può essere utile.

    In bocca al lupo per la tesi, quale aspetto pensi di voler approfondire?

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