Cos’è il ROAS e come migliorarlo con le campagne Facebook
Il ROAS è uno degli elementi fondamentali per affrontare il mondo del social media marketing con la giusta prospettiva. Ovvero quella dei numeri, delle cifre e dei KPI. Non possiamo pretendere che le campagne di pubblicità online siano gestite senza il giusto approccio analitico, vuol dire rischiare di fallire miseramente alla prima difficoltà. Non sei in grado di lavorare attraverso una prospettiva data driven?
Nessun problema, se hai bisogno di un consulente contatta il nostro Facebook Specialist: ti aiuterà a comprendere le dinamiche dell’ADV su questo social e a massimizzare le campagne pubblicitarie.
Ovviamente il tutto si declina con un occhio di riguardo al ROAS. A proposito, di cosa si tratta? Qual è il significato di questo acronimo tanto importante per i migliori social media specialist?
Cos’è il ROAS, una definizione chiara
Il Return On Ad Spend (quindi ROAS) è il ritorno sulla spesa pubblicitaria. Si tratta di una metrica che indica le entrate generate per ogni euro investito in una campagna. Il motivo della sua centralità? Si tratta di un indicatore sintetico di performance, in pratica un KPI, per capire se un’attività di advertising funziona.
Come viene espresso questo parametro? In termini di rapporti tra i due parametri fondamentali ovvero quanto ho guadagnato grazie all’ADV e il prezzo delle sponsorizzate. Come funziona questo meccanismo?
Da leggere: qual è il miglior formato video per Facebook?
La formula per calcolare il ROAS
Si tratta di un processo abbastanza semplice che risponde a Purchase Value/Ad Spend. Quindi, la formula per ottenere il ROAS è valore degli acquisti effettuati dal pubblico diviso spesa pubblicitaria.
Ad esempio, se hai generato 1.000 euro di entrate da una campagna di annunci di Facebook costata 100 per l’esecuzione, il tuo ritorno sulla spesa pubblicitaria è 10:1, ovvero 10 euro realizzati per 1 speso. Quindi, il risultato finale è 10.00 e sarà questo il numero che troverai nei tool per gestire le sponsorizzate.
Come leggere il risultato della formula
ROAS=1 significa che per ogni euro speso ottieni uno in cambio. Stai recuperando i soldi che stai investendo nei tuoi annunci raggiungendo il break even. Da qui in poi si inizia a guadagnare.
Se hai un ROAS >1 (superiore a ) significa che stai già coprendo le tue spese pubblicitarie con le entrate. Maggiore sarà il tuo ROAS, più soldi guadagni (entrate) per ogni dollaro pubblicitario speso. Se invece registri ROAS<1 vuol dire che non guadagni dai tuoi annunci. I motivi potrebbero essere diversi: forse Facebook non è il tuo canale o lavori male con la targettizzazione.
Qual è la differenza con il ROI?
Questi termini sono spesso usati come sinonimi la stessa cosa. ROI sta per Return on Investment mentre ROAS sta per Return on Ad Spend. In pratica, il primo tiene conto di tutti i costi all’interno della tua attività per ottenere un determinato risultato. Il secondo invece riguarda il ritorno sulla spesa pubblicitaria.
Esiste il Retern on Ad Spend ideale?
L’obiettivo è quello di aumentare il più possibile la proporzione a favore ma non esiste un valore ideale. Dipende. Il ROAS varia in modo significativo in base al tipo di azienda, campagna, obiettivo e settore.
Ad esempio, se lavori sulla brand awareness o stai facendo un po’ di ADV per aumentare il numero di follower avrai sicuramente un ROAS basso. Ma una campagna di successo basata sulla vendita può avere un valore 10:1 o 3:1, tutto dipende da una serie di fattori che bisogna osservare a monte.
Un caso concreto? Stai operando in un settore fortemente competitivo dove cerchi di farti strada tra mille difficoltà. In queste circostanze potresti essere disposto ad accettare un ROAS basso pur di importi.
Da leggere: come creare una social media strategy
Come posso aumentare il ROAS?
In primo modo devi ridurre i costi della pubblicità a partire da quelli relativi all’esecuzione e gestione. Ad esempio, puoi iniziare con un processo di gestione esterna delle campagne per poi portare questo processo verso l’interno e abbassare le spese generali. Però ci sono altri aspetti da considerare.
Per ridurre il ROAS puoi lavorare sodo su A/B test ben strutturati per provare un copy migliore o delle immagini più efficaci. Ovviamente un ruolo fondamentale è anche rivolto al target, bisogna puntare verso persone realmente interessate senza perdere di vista l’attenzione del tuo pubblico effettivo.