Telegram, Snapchat, Facebook Live: cosa scegliere per fare blogging?
Conosco la tua esperienza: hai aperto un blog e stai lavorando sul concetto di inbound marketing. Vuoi raggiungere le persone giuste con contenuti di qualità. Hai un calendario editoriale per soddisfare le esigenze del pubblico e fai un buon lavoro di ottimizzazione SEO per intercettare le ricerche. Senza dimenticare il lavoro di social media marketing.
Quindi hai aperto una pagina Facebook, un account Twitter, un profilo LinkedIn e uno su G+. Hai iniziato a condividere i tuoi contenuti per trasformare questi luoghi virtuali in piccole edicole digitali: qui le persone possono leggere i tuoi articoli, ma anche gli altri contenuti che hai selezionato nel tuo processo di content curation.
Il percorso è semplice, almeno in apparenza. In realtà il mondo social è in continua evoluzione e le novità non mancano mai. In quest’ultimo periodo, infatti, si fanno largo piattaforme che portano la comunicazione verso nuovi lidi. Le idee che si trovano alla base di questo percorso: catturare il momento e sintetizzare le informazioni.
Messaggi chiari e immediati
Jackob Nielsen usa il termine “perle di chiarezza” per indicare i microcontenuti di un sito web (descrizioni, titoli, etichette). Ed è questa l’espressione che voglio riprendere per indicare la nuova comunicazione che emerge, giorno dopo giorno, attraverso i social.
Vince la sintesi, la semplicità, la piattaforma che riesce a interpretare i bisogni di un utente sempre più impegnato a gestire la propria dieta mediatica attraverso dispositivi mobile.
Selezionare, incanalare, scegliere le fonti: oggi queste sono le necessità di chi si informa sul web. E un blogger deve essere in grado di garantire queste priorità. Non basta scrivere e non basta aggiornare la pagina Facebook o l’account Twitter: oggi devi creare una community intorno al tuo blog, e lo devi fare con strumenti rapidi. Qualche esempio? Io te ne suggerisco tre.
Facebook Live
La nuova realtà di Facebook dedicata ai video: basta un click per iniziare la diretta e comunicare attraverso un flusso continuo. È una comunicazione priva di filtri e intermediazioni: non c’è montaggio, non c’è lavoro di rifinitura. Ci sono i contenuti, puoi puntare sulla necessità di comunicare qui e ora un pensiero, una notizia, un’informazione che non può aspettare.
Facebook Live è la riproposizione contemporanea della diretta televisiva. Oggi per creare un flusso di informazioni non hai bisogno di tecnologia all’avanguardia o passaggi complicati con registrazioni e autorizzazioni: basta un telefonino e un account Facebook, al massimo un microfono per ottenere un risultato migliore in termini tecnici.
Cosa significa per un blogger tutto questo? Accorciare le distanze, lavorare sulla community e su un pubblico che si avvicina sempre di più. Puoi diventare appuntamento quotidiano o rubrica settimanale, puoi pubblicare interviste esclusive o narrazioni degli eventi: puoi creare contenuti, ecco. E lo puoi fare in diretta.
Da leggere: il live streaming diventa content marketing
Snapchat
Un social che sta rivoluzionando le regole della comunicazione online. Non ci sono apprezzamenti, condivisioni, cuoricini, stelline o pollici in alto. Ci sei tu, ci sono i tuoi contatti e le tue idee. Soprattutto, c’è la narrazione dei contenuti. Su Snapchat, infatti, tutto si basa su ciò che tu puoi dire attraverso foto e video (o chat private).
La comunicazione è immediata, rapida, temporanea. Puoi archiviare i contenuti in storie tematizzate che scompaiono dopo 24 ore. E che durano massimo 10 secondi. Sembra impossibile forgiare qualità in questo modo, vero? Eppure tante aziende stanno investendo in questa realtà, molti blogger utilizzano Snapchat per definire delle mini guide, delle anticipazioni e delle sintesi riepilogative.
Meglio ancora, Snapchat è perfetto per riassumere i momenti salienti di un evento. In una raccolta puoi aggiungere i punti dell’ultima riunione o del workshop più importante per il tuo settore. Sei un travel blogger? Perfetto, puoi creare uno stream di pillole video per raccontare la tua giornata. Stesso discorso vale per i food blogger: prova a immaginare cosa puoi fare con mini video di 10 secondi.
Se Facebook Live si avvicina al concetto di diretta, Snapchat può essere uno strumento per fare storytelling: alla linearità della presenza, senza tagli e senza elaborazioni, si contrappone la costruzione di una storia attraverso foto e video che interpretano (e arricchiscono) la realtà.
Telegram
Qualcosa di diverso, lontano dalle realtà video di Facebook Live e Snapchat. Telegram è l’evoluzione di WhatsApp, una chat che permette di creare dei gruppi pubblici e tematizzati. Per molti esperti di social media questa è la rivisitazione della newsletter, uno strumento per aggiornare un certo numero di persone che hanno scelto di iscriversi a un canale.
Faccio un esempio: mi occupo di social media marketing? Posso creare un canale Telegram dedicato alle ultime notizie del settore. Oppure posso definire due realtà: una dedicata alle news e un’altra ai case study. Senza dimenticare che posso andare oltre l’argomento centrale e puntare sulla SEO, sul copywriting, sul web design.
Devi offrire dei contenuti extra, creare valore attraverso uno strumento che non è – e non deve essere – un surrogato del feed rss: non puoi usare Telegram per ripubblicare i tuoi contenuti, devi dare un buon motivo alle persone per iscriversi al tuo canale. E magari sfruttare il vantaggio competitivo di Telegram: l’immediatezza.
Anticipo la tua obiezione: anche Twitter è immediato, rapido, veloce. Ma su Telegram, se ti interessa un canale, puoi mantenere le notifiche attive e ricevere sullo smartphone la notizia che ti serve in tempo reale. Mi immagino già l’importanza di questo social media per i blog (ma anche per i portali informativi, gli e-commerce, etc.) legati all’attualità, ai concorsi, alle scadenze.
Quali canali userai?
La riflessione ruota intorno a concetti chiari: le persone cercano fonti, seguono chi riesce a sintetizzare notizie attraverso canali adeguati. Telegram ha una funzione, Snapchat un’altra e Facebook Live un’altra ancora: il filo conduttore è la necessità di una comunicazione diversa dal link e dalla pagina web, utile soprattutto a chi lavora da mobile.
Il contenuto assume le sembianze di un mix di messaggi sempre diversi. Per fare blogging non hai bisogno di una presenza continua in ogni circostanza: devi scegliere la piattaforma utile ai tuoi scopi. Per farlo devi capire cosa vuole e dove si ritrova il tuo pubblico. Soprattutto, devi avere i contenuti utili per articolare un calendario editoriale.
Pubblicare articoli sul tuo blog WordPress è ancora un’attività fondamentale, puntare sui social classici è indispensabile ma forse devi affiancare alla scrittura online il supporto di queste piattaforme per costruire una community sana, vivace: sei d’accordo? Aspetto la tua idea nei commenti.
AndyT
28 Giugno 2016 at 11:53Si tratta di tre canali sicuramente ricchi di pregi.
Tuttavia, Facebook non mi ha mai convinto del tutto (troppo “inglobante”, secondo me), mentre per quanto riguarda Telegram e Snapchat sono ancora in fase di valutazione, perché tendo a diffidare di tutto ciò che è “di moda” – diciamo pure che sono un po’ snob 🙂